Dopo la discesa dello Spirito Santo e la Santissima Trinità, la Chiesa oggi festeggia una delle solennità più importanti in assoluto, l’immenso dono che Gesù ha fatto a noi: il suo Corpo ed il suo Sangue.
La festa del Corpus Domini ci fa porre l’attenzione su come il Santissimo Corpo e Sangue di Cristo siano il sacro nutrimento che Lui ci offre.
La festa del Corpus Domini
La Chiesa tutta celebra la solennità liturgica del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù, successiva alla Santissima Trinità. Il dono incommensurabile che Gesù fa a ciascuno di noi ogni giorno, donandosi per noi senza chiedere nulla in cambio e dando, alla nostra anima, quella luce e quel sacro nutrimento di cui ha bisogno.
Questa solennità non nasce così, per caso, ma nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia, in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.
Ma è stato grazie ad una monaca Canonichessa Regolare di Sant’Agostino, Suor Giuliana di Cornillon, che questa festa è stata introdotta nel calendario cristiano. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività.
Nel 1208 ebbe un’altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il sacramento dell’Eucaristia.
Grazie ad una suora e alle sue apparizioni, viene istituita
Furono proprio l’iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un concilio e ordinasse, a partire dall’anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All’epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all’interno delle loro diocesi.
Alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, nel 1264 papa Urbano IV, che già aveva contribuito alla prima festa del Corpus Domini in Belgio, dopo aver riconosciuto il miracolo eucaristico di Bolsena fece promulgare la bolla “Transiturus de hoc mundo”, con la quale istituì la solennità del Corpus Domini come festa di precetto e la estese alla Chiesa universale, fissandola al giovedì dopo l’ottava della Pentecoste.
Nella bolla del 1264 la festa è descritta come festività del santissimo Corpo di nostro Signore Gesù Cristo nella quale si afferma la divinità di Gesù e, in particolare, del Suo Corpo.
Il giorno in cui si festeggia
La ricorrenza ha il grado liturgico di solennità ed è di precetto. Il suo giorno proprio è il giovedì della II settimana dopo la Pentecoste, il che corrisponde al giovedì dopo la solennità della Santissima Trinità.
Nei Paesi, come l’Italia, in cui il giovedì non è giorno festivo nel calendario civile, la solennità si trasferisce alla seconda domenica dopo la Pentecoste, in conformità con le Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario.
In occasione della solennità del Corpus Domini si porta in processione, racchiusa in un ostensorio sottostante un baldacchino, un’ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione: viene adorato Gesù vivo e vero, presente nel Santissimo Sacramento.
Preghiera al Santissimo Corpo e Sangue di Gesù
Propongo con la vostra grazia di non offendervi più per l’avvenire: ed al presente, miserabile qual sono, io mi consacro tutto a Voi: vi dono e rinunzio tutta la mia volontà, gli affetti, i desideri e tutte le cose mie.
Da oggi in avanti fate di me e delle mie cose tutto quello che vi piace. Solo vi chiedo e voglio il vostro santo amore, la perseveranza finale e l’adempimento perfetto della vostra volontà.
Vi raccomando le anime del Purgatorio, specialmente le più devote del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima. Vi raccomando ancora tutti i poveri peccatori.
Unisco infine, Salvator mio caro, tutti gli affetti miei cogli affetti del vostro amorosissimo Cuore e così uniti li offro al vostro Eterno Padre, e lo prego in nome vostro, che per vostro amore li accetti e li esaudisca.
Così sia.