San Leone I visse fu un grande uomo diplomatico, più volte fu inviato a risolvere controversie, sia religiose che socio-politiche.
San Leone I nacque in Toscana, nel 390 circa. Le fonti ce lo tramandano come una figura dotata di grandi doti diplomatiche. Sappiamo infatti che, nel 440, nel pieno di una guerra in Gallia (conflitto che vedeva scontrarsi il generale Ezio e il prefetto del pretorio Albino), Leone, non ancora consacrato Pontefice, fu inviato in loco per risolvere la controversia. Il Santo riuscì a riconciliare le due parti e, già prima di fare ritorno in patria, apprese la notizia che Papa Sisto III era morto e che egli stesso era stato eletto come nuovo Pontefice romano.
Dunque, nel 440, San Leone I venne eletto Papa. Nei suoi 21 anni di pontificato, durante i quali si succedettero ben quattro Imperatori, il Santo Pontefice si trovò a guidare una Chiesa travagliata da scontri dottrinali. Il primo “nemico” da sconfiggere era rappresentato dalla dottrina del monofisismo. In quegli anni, aveva una grande influenza l’abate orientale Eutiche. La sfera d’influenza dell’abate era principalmente Costantinopoli. Egli sosteneva con fermezza che il Cristo esiste in una sola natura.
Il Concilio di Calcedonia
Le grandi doti diplomatiche di questo Papa non sono passate inosservate alla storia. Ricordiamo il Pontefice Leone I Magno per aver convocato uno dei concili più importanti della storia della Chiesa: il Concilio di Calcedonia, datato 451. Prima di esso, Leone I era riuscito a convincere l’Imperatore Teodosio a convocare un Concilio ad Efeso (449). Tuttavia in questa sede presero parola solo gli eutichiani, seguaci dell’abate. Allorché, il Pontefice, passato poco tempo, convinse il nuovo Imperatore Marciano a convocarne un altro, nel 451. È questo il famoso Concilio di Calcedonia (nei pressi di Bisanzio).
La risoluzione della disputa
Convocato nel 451, il Concilio di Calcedonia fu il quarto Concilio ecumenico della Storia della Chiesa. Attraverso tale Concilio, si approvò definitivamente la dottrina delle due nature di Cristo. Questa importante decisione, tuttavia, non mise d’accordo proprio tutti e scoppiarono diversi disordini, soprattutto in Palestina.
Viste le sue grandi capacità diplomatiche, San Leone I Magno si ritrovò più volte a collaborare con le cariche imperiali. L’Occidente tutto viveva tempi di grande terrore. Lo Stato, rappresentato dalla carica Imperiale, chiese a Papa Leone I di andare da Attila, insieme a una delegazione del Senato. Il Pontefice incontrò il Re degli Unni a Mantova e lo convinse ad abbandonare l’Italia. Qualche anno dopo, i Vandali d’Africa arrivarono a Roma. Il Pontefice non riuscì a bloccare il saccheggio, ma ottenne l’incolumità dei cittadini ed evitò l’incendio dell’Urbe.
San Leone I morì a Roma il 10 novembre 461. Fu il primo Pontefice a ricevere il titolo di Magno (Grande). Nel 1754, Papa Benedetto XIV lo nominò Dottore della Chiesa. Attualmente le sue reliquie si trovano a San Pietro, sotto l’altare della cappella della Madonna della Colonna, altare a lui dedicato. Nel rito di Paolo VI, la sua memoria liturgica viene celebrata il 10 novembre, suo dies natalis.
Fabio Amicosante
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…
Specialità della tradizione dedicata a santa Cecilia, le pettole sono buonissime e perfette in questa…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…