San Giovanni Gualberto fu un monaco di San Miniato (Pisa). Trasferitosi a Vallombrosa, diede origine a una comunità, che diventò la Congregazione vallombrosana.
San Giovanni Gualberto nacque a Villa di Poggio Petroio (Firenze) nel 995. La sua grande spiritualità si manifestò fin da giovane, quando il Santo fu inviato, come era costume del tempo, a vendicare la morte del fratello Ugo. Il Santo giunse dunque a San Miniato, nel luogo in cui avrebbe dovuto giustiziare l’assassino del fratello, ma invece di ucciderlo, gettò la spada e concesse il perdono al nemico.
Dopo l’episodio legato al perdono del suo nemico, San Giovanni si ritirò in monastero a San Miniato. Tuttavia la sua permanenza a San Miniato avrà breve durata. Quando alcuni monaci indignati fanno presente al Santo che l’abate ha comprato la sua carica dal Vescovo, Giovanni decise immediatamente di abbandonare il luogo “infetto”. San Giovanni scelse per un periodo la vita eremitica trasferendosi in provincia di Arezzo, per poi stabilirsi a Vallombrosa (Firenze).
Giovani non fu l’unico monaco indignato dal comportamento dell’abate e dalla sua indole simoniaca. Altri monaci lo seguirono ed insieme, intorno al 1038, fondarono la Congregazione benedettina vallombrosana. Essa fu approvata nel 1055 da papa Vittore II. L’ideale monastico fu quello cenobitico, così com’è presentato dalla Regola di San Benedetto. San Giovanni e i monaci della Congregazione ebbero come principali nemici i simoniaci, infatti una delle loro battaglie principali fu condotta nei confronti del Vescovo Pietro Mezzabarba, anch’egli simoniaco. A seguito dell’approvazione da parte del papa, la Congregazione vallombrosana ebbe una notevole crescita.
Nel 1060 la Chiesa di Milano cacciò molti preti simoniaci. Molti di essi furono sostituiti da sacerdoti inviati direttamente da San Giovanni Gualberto. La Congregazione vallombrosana dedicò particolare attenzione al clero secolare, lo aiutò a riformarsi. Gregorio VII dirà del Santo (e della Congregazione): “La purezza della sua fede splendette mirabilmente in Toscana“.
San Giovanni Gualberto morì nel monastero di Passignano, uno dei monasteri che aveva accettato la sua regola. Il processo di canonizzazione si concluse nel 1193, quando papa Celestino III lo dichiarò Santo. Nel 1951, papa Pio XII lo dichiarò patrono del Corpo Forestale e nel 1957 patrono dei Forestali del Brasile. La Chiesa festeggia la sua memoria liturgica il 12 luglio.
Fabio Amicosante
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