San Ponziano fu condannato dall’Imperatore Massimino ai lavori forzati in Sardegna, dove subì il martirio, insieme al Sacerdote Ippolito.
Il Catalogo Liberiano è la principale fonte da cui ricaviamo le notizie biografiche del Santo Pontefice. Visse nel III secolo e ricoprì la carica episcopale per poco più di cinque anni. San Ponziano fu vittima della politica repressiva attuata dall’Imperatore Massimino il Trace, in carica dal 235 al 238. In qualità di massimo esponente della cristianità, San Ponziano fu condannato ai lavori forzati e deportato in Sardegna, insieme a un altro illustre esponente della religione cristiana: il Sacerdote Ippolito. Entrambi subirono il martirio in nome di Dio.
La comunità cristiana aveva vissuto un periodo di sostanziale tranquillità con il predecessore di Massimino, Alessandro Severo. Tuttavia, a partire dal 235, con il nuovo imperatore, iniziò una dura persecuzione che mirava principalmente ai capi della Chiesa. San Ponziano fu condannato ad metalla insieme al Sacerdote Ippolito. Il termine damnatio ad metalla sta ad indicare un tipo di condanna legata ai lavori forzati: la condanna ai metalli, cioè alle miniere. Al fine di rendere possibile l’elezione di un nuovo Pontefice, Ponziano si dimise dalla carica il 28 settembre del 235, gli successe Papa Antero.
La storia che lega le figure di San Ponziano e Sant’Ippolito riguarda, più in generale, la storia della papato di quegli anni. Al tempo, Ippolito era conosciuto come antipapa, il primo della storia della Chiesa. Nel 217, quando Callisto assunse la direzione della Chiesa, Ippolito aprì un vero e proprio scisma, lasciando la comunione della Chiesa e facendosi eleggere antipapa da una schiera di seguaci. La riconciliazione avvenne proprio quando Ippolito fu deportato in Sardegna insieme a Ponziano. Il Sacerdote si riconciliò con la Chiesa di Roma e lo scisma da lui causato ebbe fine.
Abbiamo un’altra fonte che ci parla dei due Santi, si tratta della Depositio martyrum. Questa importante fonte ci dice che, dopo aver subito il martirio, Ippolito e Ponziano vennero sepolti a Roma nello stesso giorno, il 13 agosto. Ponziano fu sepolto nella cripta papale delle Catacombe di Callisto, sulla via Appia, Ippolito nel cimitero della via Tiburtina.
San Ponziano morì il 19 novembre del 235, dopo aver subito il martirio in quanto massimo esponente della cristianità. Il Santo Pontefice è patrono della città di Carbonia (Sardegna) ed è compatrono del comune di Gandino (Bergamo). A Roma, nel quartiere Monte Sacro Alto, vi è una parrocchia che porta il nome di San Ponziano. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica nel giorno della sua sepoltura, il 13 agosto.
Fabio Amicosante
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