Veneriamo oggi il patrono di San Benedetto del Tronto. Morì mantenendo fede al suo credo, non abiurando mai il suo amore per Cristo.
San Benedetto era, con ogni probabilità, un soldato di origini friulane. Tuttavia, come spesso accade per le figure e le personalità del passato più remoto, non siamo a conoscenza dei dettagli della sua vita. Sono infatti scarse le testimonianze che ci permettono una ricostruzione dettagliata della vita del Santo. Qualche notizia in più, però, ci arriva in merito alla sua sepoltura, avvenuta in quella che sarebbe poi diventata San Benedetto del Tronto.
San Benedetto del Tronto e la persecuzione
Il Santo martire visse a cavallo tra III se IV secolo. Non siamo a conoscenza della data di nascita del Santo. Secondo la tradizione, dunque, era un soldato della guarigione romana di Stanza a Cupra, divenuta poi Cupra Marittima. Il soldato Benedetto, di fede cristiana, non abbandonò mai il suo credo, nonostante le forzature dell’Impero e, a causa di ciò, fu vittima di una delle più atroci persecuzioni contro i cristiani.
Il martirio di San Benedetto
Secondo la tradizione, che si è tramandata nei secoli, il Santo venne decapitato il 13 ottobre del 304, sul ponte del torrente Menocchia. Le vicende legate alla sua sepoltura sono le più note. Il corpo del Santo fu gettato nel corso d’acqua, che lo trascinò fino al mare. Fu poi un contadino a raccogliere il corpo e a offrirgli degna sepoltura, nel luogo che sarebbe poi diventato San Benedetto del Tronto.
L’abbazia
Numerosi studi scientifici hanno confermato che il luogo della tomba, al tempo catacomba, del Santo coincide con l luogo in cui venne eretta la prima “Pieve di San Benedetto del Tronto”. Quel luogo è lo stesso in cui, nel corso del XVIII secolo, venne costruita la Chiesa abbaziale dedicata al Santo martire, al centro della moderna cittadina picena.
Culto
La tomba del Santo martire fu, fin da subito, luogo di numerosi pellegrinaggi. L’Università degli Studi del Salento ha anche effettuato delle analisi e degli studi sulle ossa del Santo. Queste, secondo gli studi, sono da attribuirsi a un uomo morto effettivamente nel 200 d.C. circa. Le ossa ancora si conservano. Il Santo è patrono di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica nel suo dies natalis, il 13 ottobre.
Fabio Amicosante