Sant’Alfredo si adoperò, durante la sua carica vescovile, nella costruzione di numerose Chiese, molte delle quali dedicate proprio a Maria Assunta.
Non sono numerosissime le fonti che ci raccontano la vita del Santo Vescovo Alfredo. Sappiamo che nacque a Colonia, agli inizi del IX secolo. Il Santo ricevette fin da bambino un’educazione incentrata sui validi principi cristiani. Infatti, suo padre Ovo e sua madre Riket, gli affidarono un nome di elevata importanza, un nome che molti accostano al significato “tutto pace”, ovvero “l’oltremodo pacifico”, quasi a designare la sua futura missione. I genitori lo battezzarono in tenera età e, nell’arco della sua giovinezza, il Santo iniziò a conoscere e ad avvicinarsi alla vita in Cristo.
La vocazione spirituale non tardò ad arrivare: in giovanissima età, il Signore lo chiamò e la sua risposta fu pressoché immediata. Alfredo decise di intraprendere la vita religiosa facendosi monaco benedettino. La sua formazione spirituale e intellettuale avvenne presso il monastero di Fulda (Germania). Divenne presto Sacerdote, iniziando a praticare la sua missione, ovvero quella della “caccia” ai vizi della società in cui visse.
Sant’Alfredo divenne Vescovo nell’850. Il Pontefice scelse per lui la diocesi di Hildesheim, nella Sassonia. Fu in questo periodo che iniziò per il Santo un’intensa attività di fondazione, caratterizzata principalmente dalla costruzione di Chiese e conventi per offrire alle anime l’opportunità di “incontrare” Dio. Nel secondo anno del suo episcopato, il Santo Vescovo fece costruire la prima Chiesa e il primo convento, ad Essen. Per queste due costruioni, Alfredo utilizzò mezzi propri e terreni di sua proprietà. Nella città di Hildesheim fece invece costruire un bellissimo Duomo. Proprio accanto al Duomo, Sant’Alfredo volle costruire un convento, all’interno del quale vivevano Sacerdoti addetti al servizio religioso del Duomo stesso. Questi Sacerdoti, per volontà di Sant’Alfredo, vissero secondo la regola di San Benedetto da Norcia.
Sant’Alfredo, uomo di grande diplomazia e promotore di ogni opera di bene, morì a Colonia, il 15 agosto dell’874. Il Santo morì nello stesso giorno in cui la Chiesa celebra Maria Assunta in Cielo, della quale il Vescovo fu grande devoto. Molte delle Chiese da lui fatte erigere furono dedicate proprio alla Vergine Assunta. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica nel suo dies natalis, il 15 agosto.
Fabio Amicosante
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