Sant’Ubaldo visse nel XII secolo. Fu vescovo di Gubbio, operando nella sua diocesi per 31 anni. A lui sono dedicate numerose Chiese del centro Italia.
Sant’Ubaldo di Gubbio (Ubaldo Baldassini) nacque intorno al 1084 a Gubbio. La data esatta non è certa, ma dalle notizie del suo biografo Teobaldo sappiamo che nel 1105 Ubaldo era adolescens, per cui la sua età era compresa tra i 15 e i 25 anni. Rimase orfano di entrambi i genitori, dunque Ubaldo lo prese in affido l’omonimo zio, che curò la sua educazione intellettuale e religiosa.
Il sacerdozio di Sant’Ubaldo
Guidato dallo zio, Ubaldo intraprese la vita religiosa e studiò dai canonici di San Secondo e San Mariano. Nella collegiata di San Secondo conobbe Giovanni da Lodi, del quale divenne, dopo poco tempo, collaboratore. Fu proprio Giovanni a rimandarlo a San Mariano per reindirizzare i canonici che da tempo avevano intrapreso la via della corruzione. Sant’Ubaldo lo fece, attraverso le sue doti di persuasore. I canonici addirittura lo elessero priore, pur non essendo ancora sacerdote. Venne ordinato infatti proprio in quel periodo, nel 1114.
Il vescovato di Gubbio
Nel 1125 un grave incendio distrusse gran parte delle case di Gubbio. Fu colpita anche la cattedrale. Ubaldo si adoperò per la ricostruzione del duomo e dell’ospedale. Intanto arrivò la notizia che era morto il vescovo di Perugia e, siccome la fama di Ubaldo era ormai diventata nota, scelsero la sua figura per la successione. In realtà Ubaldo rifiutò la carica, si recò immediatamente a Roma per chiedere al papa Onorio II di lasciarlo semplicemente Sacerdote. Il pontefice lo accontentò. Quando però morì il vescovo di Gubbio il pontefice gli affidò la diocesi di Gubbio, che Ubaldo accettò nel 1129.
L’operato nella diocesi
Nel 1154 una coalizione di città nemiche dell’Umbria, tra cui Perugia, Assisi e Foligno, attaccarono Gubbio. Il Vescovo Ubaldo si adoperò per aiutare la cittadinanza di Gubbio e trattò personalmente con Federico Barbarossa per evitare la distruzione della città. Gubbio si salvo grazie all’operato e alle preghiere di Sant’Ubaldo.
Culto
Sant’Ubaldo morì a seguito di una malattia all’alba del 16 maggio del 1160. Fino all’ultimo non si sottrasse ai suoi doveri, celebrando la sua ultima messa, in condizioni di salute molto precarie, nella Pasqua di quell’anno. La sua fama di santità era molto diffusa e i funerali si tennero il quarto giorno dopo la sua morte a causa del grande afflusso di fedeli. Papa Celestino III lo canonizzò nel 1192. Il suo corpo fu sepolto nella Chiesa a lui dedicata sul Colle Ingino (Gubbio). Sant’Ubaldo è patrono di Gubbio e in suo onore, il 15 maggio si festeggia la Festa dei Ceri. La Chiesa lo celebra nel giorno della sua morte, il 16 maggio.
Fabio Amicosante
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