A Sant’Elena è attribuito il ritrovamento della croce di Cristo. Attuò molte opere di bene verso i cristiani, come la fondazione di Basiliche sui luoghi Santi.
Sant’Elena, nata nel 248 circa, è stata Augusta dell’impero romano. Fu madre dell’Imperatore Costantino I, colui che concesse libertà di culto ai cristiani, dopo la vittoria, attribuita alla protezione di Dio (In hoc signo vinces), contro il rivale Massenzio. Dopo la proclamazione imperiale del figlio, Elena uscì dall’ombra nella quale si trovava a causa del ripudio di suo marito Costanzo Cloro. Dopo aver ricevuto il titolo di Augusta, l’Imperatrice diede prova di grande pietà e carità nei confronti della religione e del culto cristiano. Moltiplicò le donazioni al fine di edificare nuove Chiese e dar vita a centri di culto.
Sant’Elena si dimostrò una donna molto autorevole e questo sembra abbia influito molto anche nelle scelte politiche di suo figlio Costantino. L’emanazione dell’editto di Milano (313), che riconobbe la libertà di culto anche ai cristiani, sembra essere stata influenzata dalla Santa Imperatrice, così come la scelta della conversione di Costantino.
Intorno all’anno 327-328, Sant’Elena intraprese un viaggio nelle province orientali dell’impero romano. Ci dà notizie di questo viaggio lo storico Eusebio, che ci parla di pellegrinaggio in Terra Santa, sui luoghi della Passione di Gesù. La Passione è uno degli aspetti che lega maggiormente l’Imperatrice alla cristianità, così come ci narra il racconto del ritrovamento della Croce. Attraverso tale pellegrinaggio penitenziale in Terra Santa, molte opere caritatevoli furono messe in atto dalla Santa. Ivi si adoperò per la costruzione delle Basiliche della Natività a Betlemme e dell’Ascensione sul Monte degli Ulivi, basiliche che Costantino ornò magnificamente.
Il racconto della vera Croce di Cristo è uno degli aspetti più interessanti legati alla figura di Sant’Elena. Il patibolo su cui morì Gesù, fu ritrovato in occasione del suo viaggio in Palestina. La leggenda del suo ritrovamento da parte di Elena si diffuse molto presto e molto velocemente. Nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme (Roma), costruita sul palatium appartenuto proprio ad Elena, sono custodite le reliquie trasportate dalla Palestina dalla stessa Elena, di ritorno dal pellegrinaggio. Secondo la tradizione, oltre alla Croce, infatti, Elena avrebbe trovato anche la croce dei due ladroni, la spugna imbevuta d’aceto, una parte della corona di spine, un chiodo della Croce e il titulus crucis.
Sant’Elena morì a Treviri (Germania), nel 329. Il suo corpo fu trasferito a Roma e sepolto sulla via Labicana. Successivamente, fu lo stesso Costantino a trasferire il corpo di sua madre a Costantinopoli. Da questo momento si sono sviluppate diverse ipotesi, che vedono le reliquie della Santa trasferite in Francia, oppure nella basilica di Santa Maria in Aracoeli e infine una terza ipotesi vede i suoi resti trasferiti a Venezia, nella Chiesa di Sant’Elena. A Roma, sulla via Casilina è presente il Mausoleo di Sant’Elena, eretto dall’imperatore Costantino tra il 326 e il 330. Elena è venerata come Santa dalla Chiesa Cattolica e ortodossa, che la venera insieme al figlio Costantino. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 18 agosto.
Fabio Amicosante
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