San Maurizio subì il martirio insieme ai suoi compagni per essersi rifiutato perseguitare i cristiani.
I Santi che celebriamo oggi subirono il martirio, pur di salvare altri cristiani.San Maurizio nacque a Tebe (Egitto) nel III secolo. Operò come generale dell’Impero Romano, a capo della Legione tebana egizio-romana. Secondo Eucherio, Vescovo di Lione dal 434 al 450, questa legione era composta interamente da egiziani cristiani e prestava servizio ai confini orientali dell’impero. Il Santo, insieme ai suoi compagni, fu inviato in Gallia dall’Imperatore Diocleziano, per difendere l’Impero contro i barbari del fiume Reno.
L’opera militare dei legionari tebani fu impeccabile, San Maurizio e gli altri soldati riuscirono a placare le popolazioni ribelli. Seguì un ordine di Massimiano (Augusto d’Occidente, con Diocleziano Augusto d’Oriente) di perseguitare alcune popolazioni del Vallese convertitesi al cristianesimo. Questa volta, Maurizio e i legionari tebani si rifiutarono di applicare tale normativa e, di conseguenza, subirono la decimazione della legione come punizione imperiale.
Le disposizioni di Massimiano furono chiare: si sarebbe optato per una seconda decimazione, in caso di successivo rifiuto di persecuzione cristiana. I soldati, guidati da Maurizio, restarono fermi nella loro posizione e si rifiutarono di compiere violenze nei confronti dei loro confratelli. Arrivò una seconda decimazione della legione, seguita da successivo massacro dei soldati. San Maurizio e compagni subirono il martirio, nel 287 circa, ad Agaunum, in Raetia (oggi Saint Maurice-en-Valais, in Svizzera). Oggi, in quel luogo, si trova l’abbazia territoriale di San Maurizio d’Agauno, a lui dedicata.
Secondo studi risalenti agli anni Quaranta del XX secolo, si può attestare che la fonte del racconto orale delle vicende di San Maurizio fu San Teodoro, conosciuto anche come Teodulo, primo Vescovo del Cantone svizzero del Vallese nel IV secolo. Il Santo Vescovo fece edificare la basilica, che ospita le sue reliquie. Quando San Martino di Tours fece visita al luogo di culto, avvenne un episodio miracoloso. Dalla terra fuoriuscì del sangue, ad indicare il luogo dove riposavano i Santi resti. Egli lo raccolse in appositi vasetti e lo distribuì a varie chiese.
Il culto di San Maurizio e compagni fonda le sue radici nel IV secolo. Il Santo divenne patrono del Sacro Romano impero: l’Imperatrice Adelaide di Borgogna, dedicò al Santo il Culto della Chiesetta di Lierna. Sappiamo anche che nel 926, l’Imperatore Enrico I, cedette l’intero cantone svizzero dell’Argovia all’abbazia di Agaunum (dedicata al Santo), in cambio della lancia Sacra del Santo.
San Maurizio è anche patrono di Casa Savoia. Infatti, il 22 gennaio del 1573, Emanuele Filiberto di Savoia fondò l’Ordine dinastico di Casa Savoia, denominandolo Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Il Santo è patrono anche di altri Ordini Cavallereschi, per esempio quello del Toson d’Oro di Spagna e Austria. Anche gli alpini, le guardie svizzere e l’esercito francese alpino sono posti sotto il suo patronato. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 22 settembre.
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Fabio Amicosante
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