Santa Maria Maddalena visse numerose estasi nell’arco della sua vita. Le voci dall’alto più di una volta le chiesero di promuovere la rinnovazione della Chiesa.
Maria Maddalena de’ Pazzi, al secolo Caterina, nacque a Firenze il 2 aprile del 1566. Apparteneva ad una delle famiglie più note della Firenze di quel tempo. Durante la sua adolescenza fu seguita da due gesuiti, che ebbero il ruolo di confessori e di guida. La condussero alla formazione cristiana e la educarono alla preghiera. Scelse di diventare monaca carmelitana in giovanissima età ed entrò, a 16 anni, nel Monastero di Santa Maria degli Angeli.
Entrata in monastero, Maria Maddalena si ammalò gravemente. Si trattava di una misteriosa malattia che non le permetteva di stare coricata. Tanto le impediva la malattia che, nel giorno in cui dovette pronunciare i voti, le consorelle portarono la Santa davanti all’altare nel suo letto. Ciò che caratterizzò principalmente gli anni monastici della Santa furono le continue estasi. Le consorelle, alcune volte stupite, alcune volte ammirate, si adoperarono alla redazione di appunti di ciò che la Santa diceva o faceva durante tali episodi: registravano dunque i gesti e le parole della Santa.
Queste voci dall’alto spinsero Maria Maddalena a convincersi di dover partecipare a quel processo di rinnovazione della Chiesa, iniziato già col Concilio di Trento. Maria Maddalena dettò lettere che furono così inviate a Papa Sisto V, ai cardinali della curia; altre tre lettere le indirizzò ad Alessandro dei Medici, arcivescovo di Firenze , nelle quali predisse il suo breve pontificato (di ventuno giorni). Infatti Alessandro divenne Papa il 10 maggio 1605, prendendo il nome di Leone XI. Morirà solo ventisei giorni dopo. In generale i suoi ammonimenti e le sue esortazioni riguardavano le gerarchie ecclesiastiche.
Santa Maria Maddalena si impegnò nel lavoro della vita monastica e nella costante preghiera. Si adoperò nel compito di accoglienza delle giovani forestiere. Iniziò da quel momento, era il 1589, ad occuparsi dell’educazione e della formazione delle giovani fino al 1607.
La malattia che l’ha accompagnata sin dai primi giorni di vita monastica prese il sopravvento. Il “Nudo soffrire”, come la Santa lo chiamava, la portò alla morte il 25 maggio 1607, all’età di quarantanni. Già in vita, la comunità religiosa di Firenze, considerava Maria Maddalena una Santa vivente. Papa Urbano VIII la proclamò beata l’8 maggio 1626. Il processo di canonizzazione si concluse il 28 aprile 1669, quando Papa Clemente IX la proclamò Santa. Nella Chiesa che prenderà il nome di “Santa Maria Maddalena de’ Pazzi” vennero trasferite le sue spoglie. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 25 maggio.
Fabio Amicosante
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
“Donami la tua protezione”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla…
L'acqua benedetta è uno strumento di fede che ha un grandissimo rilievo. Essa viene riposta…
La statua del Cristo più grande del mondo è un progetto in piedi già da…
La Madonna della Comuna appare a una bambina, e dona a lei e a tutto…
Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…