San Firmino fu il primo Vescovo di Amiens, Chiesa della quale è considerato fondatore. Di origini spagnole, il Santo subì il martirio all’età di 31 anni.
Le fonti da cui ricaviamo la vita di San Firmino di Amiens risalgono al V e VI secolo. Si tratta principalmente di Atti e agiografie. Queste fonti risultano molto importanti, poiché sono servite come motivi per le decorazioni scultoree durante il periodo della costruzione della Cattedrale di Amiens. Secondo l’agiografia, San Firmino nacque a Pompaelo, l’attuale Pamplona, nel III secolo. Dunque, il Santo era di origini spagnole ed era figlio di un senatore pagano, di nome Firmo, e di una nobile dama, Eugenia.
San Firmino era il figlio maggiore e i genitori decisero di affidare la sua istruzione al Prete Onesto, a quel tempo considerato una grande personalità. Onesto battezzò Firmino e lo istruì alla fede e ai principi cristiani. Successivamente, guidato spiritualmente dal suo maestro, seguì la sua vocazione, decidendo di farsi ordinare Sacerdote. San Firmino divenne dapprima Presbitero e, qualche anno dopo, vescovo.
Iniziò per il Santo vescovo, da questo momento, un percorso itinerante che lo portò ad evangelizzare diverse regioni francesi, come l’Aquitania, l’Avernia, l’Anjou e altre regioni. Durante il suo viaggio evangelizzatore, San Firmino, si trovò a predicare ad Amiens, città che lo accolse e dove il Santo vi si stabilì per un lungo periodo. Firmino aveva solo 24 anni quando iniziò ad organizzare, ad Amiens, la costruzione della Chiesa locale.
Il Santo è considerato dunque il fondatore della Chiesa locale di Amiens, Chiesa del quale poco tempo dopo divenne vescovo. La carica vescovile non interruppe la sua grande opera evangelizzatrice, che portò avanti per anni con grande successo. Sappiamo infatti che il Santo vescovo convertì diversi nobili, tra cui il senatore Faustino.
L’operato e le predicazioni del Santo Vescovo non passarono inosservate. Firmino aveva convertito molti personaggi illustri in quasi tutta la Francia. L’opposizione del potere ufficiale non si fece attendere e così, i magistrati Longulo e Sebastiano decisero per il Santo la carcerazione. Lo scopo dei magistrati era quello di far abiurare le sue tesi e di rinnegare la sua fede. Così non fu, perché il Santo vescovo dimostrò grande attaccamento ai suoi principi e mantenne salda la sua fede in Cristo, nonostante le torture. I magistrati, di conseguenza, fecero decapitare Firmino, il 25 settembre del 302.
San Firmino morì all’età di 31 anni ad Amiens, subendo il martirio in nome della fede. Le sue reliquie sono sparse in diverse chiese della Francia, dove il suo culto ebbe grande diffusione. La sua memoria liturgica era inizialmente celebrata il 10 ottobre, fu successivamente trasferita al 7 luglio nel corso del Settecento. Nel corso del Medioevo, il nome di Firmino fu inserito nelle litanie dei Santi e, si svilupparono ben cinque feste in onore del Santo, tra cui quella del 25 settembre, giorno del suo martirio.
Fabio Amicosante
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