San Josemaria Escrivá, il Santo di oggi 26 giugno: fondò l’Opus Dei

L’opera che rese particolarmente noto San Josemaria Escrivá de Balaguer fu la fondazione dell’Opus Dei, avvenuta nel 1928. Fu direttore generale dell’istituzione religiosa fino al 1975. 

San Josemaria Escrivá de Balaguer
San Josemaria Escrivá de Balaguer (photo websource)

San Josemaria Escrivá de Balaguer nacque a Barbastro, in Spagna, il 9 gennaio 1902. Divenne sacerdote nel 1925, dopo aver frequentato il seminario di Logrono e l’Università di Saragozza. Nell’Università spagnola intraprese studi di legge, nello stesso periodo in cui affrontava gli studi teologici. Nel 1927, con il permesso dell’Arcivescovo, si trasferì a Madrid, dove si impegnò nella cura dei malati e dei poveri. Divenne cappellano del Patronato dei malati e allo stesso tempo ricevette la cattedra universitaria a Madrid.

San Josemaria Escrivá e la fondazione dell’Opus Dei

Il Signore gli aveva affidato un compito importante, un compito che San Josemaria mise in atto il 2 ottobre del 1928. In quella data il Santo fondò l’Opus Dei, l’unica prelatura attualmente esistente nell’ordinamento cattolico. L’Opus Dei fu fondata per “diffondere il messaggio che il lavoro e le circostanze ordinarie sono occasione di incontro con Dio e di servizio nei confronti degli altri, per il miglioramento della società”. (fonte: “Cos’è l’Opus Dei, Opus Dei).

La fondazione della Santa Croce e l’arrivo a Roma

Era il 14 febbraio del 1943, quando il Santo spagnolo fondò anche la Società sacerdotale della Santa Croce. La Società era unita all’Opus Dei e permetteva l’ordinazione sacerdotale di membri laici dell’Opus Dei e la loro incardinazione al servizio dell’Opera. Il Santo giunse a Roma per la prima volta nel 1946. San Josemaria rimase nella capitale fino ai suoi ultimi giorni. In occasione della sua permanenza romana, nel 1950, l’Opus Dei ricevette l’approvazione definitiva da parte della Santa Sede.

Il miracolo che lo portò alla canonizzazione

San Josemaria Escrivá de Balaguer morì a Roma, il 26 giugno del 1975. La sua fama di santità si diffuse prestissimo tra i cattolici di molti paesi. Il miracolo che portò alla santificazione Josemaria fu la guarigione di Manuel Nevado Rey, affetto da radiodermite cronica. Il dottor Nevado dovette interrompere la sua attività di traumatologo, fino a cessarla definitivamente. Nel 1992 iniziò a raccomandarsi all’intercessione del Santo spagnolo, che era stato beatificato il 17 maggio di quell’anno. San Josemaria Escrivá guarì il medico, che poté riprendere la sua attività. La guarigione fu dichiarata miracolosa.

Culto

Visti i numerosi casi di guarigione e favori spirituali legati all’intercessione del Santo, numerosi cardinali e Vescovi inviarono tantissime lettere al Papa per incentivare il processo di canonizzazione. Due processi (a Roma e a Madrid) si aprirono tra il 1981 e il 1986. Il 17 maggio del 1992 Josemaria fu dichiarato beato e il 6 ottobre 2002, alla presenza di trecentomila fedeli, Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Santo. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 26 giugno.

Fabio Amicosante

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