San Cedda fu fu un grande evangelizzatore delle regioni inglesi, divenendo poi anche il primo Vescovo dell’Essex.
San Cedda era originario della Northumbria, regione dell’Inghilterra settentrionale. Fratello del Santo Vescovo Chad di Mercia, divenne monaco a Lindisfarne, dove rimase per molti anni. Una delle sue doti più caratterizzanti fu la capacità di evangelizzare, opera che eseguì con ottimi risultati: furono infatti molti gli angli che in quegli anni abbracciarono la causa del cristianesimo. Tra questi, annoveriamo San Sigeberto II, re dei sassoni orientali.
Insieme a un altro compagno, il Santo monaco di Lindisfarne fu inviato nell’odierna contea dell’Essex (Inghilterra orientale) affinché predicasse e battezzasse la popolazione locale. Dopo un primo periodo di esplorazione del territorio, Cedda volle consultarsi con il suo superiore a Lindisfarne. Egli rimase molto entusiasta dell’operato del Santo, tanto da consacrarlo primo Vescovo della regione.
Dopo la consacrazione, San Cedda tornò nell’Essex, per proseguire la sua missione evangelizzatrice. I risultati del suo operato furono strabilianti e, dal canto suo, il Santo Vescovo poté consacrare nuovi Sacerdoti e Diaconi che lo potessero affiancare nella predicazione e nell’amministrazione del Sacramento battesimale.
Grazie all’apporto del Santo, nacquero in Inghilterra nuove Chiese, edificate sotto la sua supervisione. Successivamente nacquero anche nuovi Monasteri. Frequenti furono i viaggi del Santo Vescovo, che più volte tornò nella sua terra natale. Ivi, iniziava a manifestarsi la sua fama di Santità e a tal proposito, il Re Etelwald gli donò un terreno per fondare un nuovo monastero nello Yorkshire. Il Santo consacrò il luogo, digiunandovi per quaranta giorni. Successivamente, nel 658, vi fondò il monastero di Lastingham, tuttavia distrutto dagli invasori.
Quando si parla di Storia Sacra degli Angli, è doveroso annoverare uno degli storici più importanti del settore: San Beda il Venerabile. Lo storico ci narra di come San Cedda, in Inghilterra, fondò “una comunità di servi di Cristo, insegnò a osservare la disciplina di una regola, nei limiti in cui quelli potevano comprenderla, dato che erano ancora piuttosto rozzi”.
Sempre dal racconto di San Beda il Venerabile, veniamo a conoscenza della vicenda che legò San Cedda e il sovrano Sigeberto. A seguito di un matrimonio illecito, il Santo Vescovo scomunicò un nobile locale e vietò a tutti gli abitanti di recarsi presso la sua abitazione. Re Sigeberto disobbedì al divieto e Cedda lo ammonì: “Poiché non ti sei astenuto dall’entrare nella casa di un uomo perduto e dannato, questa stessa casa ha segnato la tua morte”. Passarono pochi anni e il sovrano fu assassinato da un parente.
San Cedda morì, a causa di un’epidemia, a Lastingham, il 26 ottobre del 664. Il suo corpo fu inizialmente sepolto nelle segrete del monastero, per poi essere traslato in una Chiesa dedicata alla Vergine Maria. Dal Martirologio Romano: «A Lastingham nella Northumbria in Inghilterra, San Cedda, che, fratello di San Ceadda, fu ordinato da San Finnano Vescovo dei Sassoni orientali e si adoperò per gettare tra costoro le fondamenta della Chiesa». La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 26 ottobre, suo dies natalis.
Fabio Amicosante
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