Santo del giorno 27 Settembre: San Vincenzo de’ Paoli, il sacerdote della carità che ha cambiato il mondo

Oggi, 27 settembre, è la memoria liturgica di San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote fondatore di congregazioni religiose ispirate dalla carità verso il prossimo che hanno di certo reso migliore il mondo. 

San vinvenzo de Paoli
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Nella Francia del XVI secolo nasce e opera San Vincenzo de’ Paoli, che si commemora oggi 27 settembre. La sua vita inizia a Pouy, un piccolo paese della Guascogna, dove nasce il 24 aprile 1581 in una famiglia di umili condizioni.

Fin da ragazzo manifesta un’attitudine alla solidarietà e cresce educato alla fede cattolica. Si narra che da bambino divideva volentieri il proprio pasto quotidiano con i compagni e agiva con carità verso coloro che avevano meno di lui.

Nell’adolescenza per pagarsi gli studi che la famiglia non può assicurargli fa da istruttore al figlio di un avvocato. Poi intraprende il seminario, avendo avvertoto la chiamata alla vita religiosa, e diventa sacerdote all’età di 20 anni.

Santo di oggi 27 settembre: San Vincenzo de’ Paoli

Si laureerà in teologia solo più tardi. Nel corso di un viaggio in nave da Marsiglia a Narbona, subisce l’attacco  dei  pirati. Vincenzo de’ Paoli viene improgionato e venduto come schiavo a Tunisi. Vivrà due anni di prigionia e riduzione in schiavitù e riuscirà a riconquistare la libertà e a tornare in Francia solo grazie al suo terzo padrone che si era convertito al cristianesimo.

Diventa parroco di Clichy, un quartiere periferico di Parigi.Fa il catechista e il precettore di figli di marchesi. Conosce il grande divario che intercorre tra i ceti sociali, non solo sotto l’aspetto materiale, ma anche culturale e, spesso, morale.

Grazie alla marchesa Gondi, che gli fornisce il denaro, riesce a istituire una missione di predicazione tra i contadini francesi e la svolge per cinque anni. Nel contatto con i poveri comprende che per aiutarli in modo sostanziale serve un’organizzazione accurata. Fonda perciò un’associazione con il nome di “Serve dei poveri” composta da donne che si prodigano nell’impresa.

La missione della carità

È la prima delle associazioni che fonda a scopo benefico. L’associazione cresce notevolmente e riceve l’approvazione del vescovo di Lione. Con le nobildonne di Parigi, desiderose di fornire aiuto, fonda le Dame della carità, di cui va a far parte anche la regina della Polonia.

Con il loro sostegno fonda un ospedale nella città e dal momento che le Dame non potevano svolgere lavori umili dà vita ad una congregazione,  le Figlie della CaritàPer l’epoca rappresenta una novità perchè le donne che vi entrano non sono contemplative, ma suore che si prendono cura dei bisognosi in modo concreto fuori dal convento. La carità è la fonte ispiratrice dei loro progetti.

In queste opere è aiutato da una figura importante: si tratta di Santa Luisa de Marillac, che condivide i suoi progetti e collabora con lui alla loro realizzazione. A queste opere si aggiunge l’aiuto di altri sacerdoti e così San Vincenzo de’ Paoli fonda la Congregazione della Missione, chiamata dei Lazzaristi perché aveva sede presso il priorato di San Lazzaro.

La spiritualità vincenziana

Oltre al sostegno ai poveri in nome della più vera carità cristiana, San Vincenzo de’ Paoli si prodiga ad operare per la formazione del clero e istituisce le Conferenze del martedì, un ciclo di catechesi per promuovere un apostolato vivo e autentico.

Riceve da parte della regina di formare il Ministero della Carità per sviluppare la sua attività caritativa ed estenderla a tutta la Francia. Porta avanti queste attività fino alla morte arrivata a Parigi il 27 settembre 1660, quando ha 79 anni. Viene sepolto nella cappella di Saint-Vincent-de-Paul a Parigi e alcune sue reliquie si trovano oggi nella Cappella della Medaglia della Madonna Miracolosa a Rue du Bac.

Amiamo Dio, fratelli miei, ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del nostro volto” era un suo motto. Le Regole che ha fornito alle sue congregazioni si concentravano sul vivere seguendo ideali di umiltà, semplicità, mitezza, con un accento verso la mortificazione di sé e un grande fervore per la ricerca della salvezza delle anime.

Nel 1737 San Vincenzo de’ Paoli viene canonizzato, poi nel 1885 è dichiarato patrono di tutte le Associazioni cattoliche di carità.

Preghiera dei Vincenziani

Signore, fammi buon amico di tutti.
Fà che la mia persona ispiri fiducia:
a chi soffre e si lamenta,
a chi cerca luce lontano da Te,
a chi vorrebbe cominciare e non sa come,
a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace.

Signore aiutami,
percè non passi accanto a nessuno con il volto indifferente,
con il cuore chiuso, con il passo affrettato.

Signore, aiutami ad accorgermi subito:
di quelli che mi stanno accanto,
di quelli che sono preoccupati e disorientati,
di quelli che soffrono senza mostrarlo,
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.

Signore, dammi una sensibilità
che sappia andare incontro ai cuori.

Signore, liberami dall’egoismo,
perché Ti possa servire,
perché Ti possa amare,
perché Ti possa ascoltare
in ogni fratello
che mi fai incontrare.

Amen

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