Santa Ursula Ledochowska dedicò la sua vita al prossimo e fondò la Congregazione delle Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante. Giovanni Paolo II la proclamò Santa.
Giulia Maria Ledochowska nacque a Loosdorf, in Austria, il 17 aprile del 1865. Quando Giulia era giovane, si trasferì con la sua famiglia a Cracovia. Era una ragazza brillante negli studi. La sua vocazione la spinse, all’età di ventun anni, a dire queste parole ai genitori: «Madre, padre, ho deciso di restituire tutto l’amore che mi avete inculcato sin da quando ero bambina. Voglio consacrare la mia vita al Signore e possibilmente diventare Santa secondo i principi religiosi che mi avete insegnato». All’età di 21 anni dunque, entrò nel convento delle Orsoline di Cracovia. Pronunciò i voti nell’aprile del 1899, prendendo il nome di Ursula.
Santa Ursula divenne insegnante ed educatrice. Istituì un pensionato per signorine. Divenne presto superiora del suo convento. Vista la sua dedizione e la sua abilità da insegnante, la giovane Ursula fu chiamata dal parroco della chiesa di Santa Caterina a Pietroburgo per gestire un internato di studentesse polacche in esilio. Visse gran parte della sua vita in viaggio tra Polonia, Russia e Finlandia, dove fondò anche una casa per Orsoline a Sortavale. A causa della sua origine austriaca dovette rifugiarsi, durante la Prima Guerra Mondiale, in Svezia. Anche qui fondò una scuola.
Nel 1920 Ursula scrisse una lettera a papa Benedetto XV. Gli chiese di poter fondare una nuova Congregazione. L’intento era quello di mantenere intatto lo spirito originale delle Orsoline, ma la volontà era principalmente quella di assistere i giovani non abbienti e di prendersi cura dei poveri. Dopo l’approvazione papale nacquero le suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù agonizzante. La Congregazione si espanse in tutto il mondo, oggi ricopre molti paesi tra cui Polonia, Italia, Francia, Finlandia, Germania, Ucraina, Bielorussia, Canada, Argentina, Brasile, Tanzania e Filippine. La casa madre di Roma aprì nel 1928 e la Santa in quell’occasione iniziò ad aiutare i poveri romani.
Santa Ursula Ledochowksa morì il 29 maggio 1939. La sua intercessione portò numerose grazie già poco tempo dopo la sua morte. Il miracolo accaduto a Daniel Gajewski la portò alla santità. Il ragazzo di 14 anni lavorava presso uno dei conventi nei pressi di Varsavia come taglia erba. Ricevette una scossa elettrica dal macchinario, ma poco prima di perdere i sensi ebbe una visione di una suora che lo strappò dal cavo. La suora era Ursula. Papa Giovanni Paolo II dichiarò Santa Ursula Ledochowska il 18 maggio 2003. La chiesa la festeggia il 29 maggio.
Fabio Amicosante
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