Santi Filippo e Giacomo il Minore, il Santo di oggi 3 maggio: evangelizzatori

Le fonti sulla vita dei Santi Filippo e Giacomo il Minore le troviamo nei Vangeli. I due apostoli evangelizzarono a seguito della venuta dello Spirito Santo. 

Santi Filippo e Giacomo apostoli
Santi Filippo e Giacomo (websource)

Sappiamo di San Filippo che era un pescatore nativo di Betsaida. Le fonti sulla sua vita le ricaviamo dai Vangeli. Giovanni ci mostra come Gesù volle metterlo alla prova: «Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: “Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?”.  Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare». (Giovanni 6, 5-6). Sempre Giovanni riporta l’episodio dell’Ultima Cena, quando il Santo Apostolo chiese al Maestro di mostrare loro il Padre: « Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”» (Giovanni 14, 8).

San Filippo Evangelizzò con il supporto dello Spirito Santo

Dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, San Filippo portò il Vangelo in Scizia, dove fondò una comunità cristiana. Giunse quindi in Frigia, dove convertì molti al cristianesimo, compresa la moglie del proconsole. A causa di ciò il proconsole, esasperato, lo fece inchiodare a testa in giù. Lì, nel luogo del martirio, i cristiani seppellirono San Filippo.  Ci parla di lui e del luogo della sepoltura Policrate di Efeso. Egli scrisse una lettera a Vittore I: «Filippo, uno dei dodici apostoli, riposa a Hierapolis con due sue figlie che si serbarono vergini tutta la vita, mentre la terza, vissuta nello Spirito Santo, è sepolta a Efeso».

San Giacomo il Minore, apostolo di Gesù

San Giacomo fu apostolo di Gesù.  Fu perseverante nella scelta di seguire per tutta la sua vita il Maestro. L’evangelista Luca ci dice che Gesù chiamò a se dodici uomini, tra cui c’era per l’appunto Giacomo: «Quando fu giorno, [Gesù] chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli:  Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo […]» (Luca 6, 13-14).

San Giacomo e la Chiesa di Gerusalemme

Dopo la venuta dello Spirito Santo San Giacomo rimase a Gerusalemme. Qui fondò la comunità cristiana. Il Santo ebbe un ruolo preminente durante il Concilio di Gerusalemme nell’anno 49. La sua figura ha suscitato una disputa tra i teologi: la Chiesa d’Occidente ha confermato l’identità di Giacomo il Minore con Giacomo il Giusto, mentre la Chiesa d’Oriente distingue le due figure sulla base di scritti datati tra II e III secolo.

Il Martirio di San Giacomo

Le fonti che ci parlano del suo martirio sono: Giuseppe Flavio ed Eusebio di Cesarea. San Giacomo subì il martirio nell’anno 62. Il suo corpo fu gettato giù dal pinnacolo del Tempio e, poiché non era morto, fu lapidato. San Giacomo, in ginocchio, pregava per coloro che lo stavano lapidando. «Uno di loro, un follatore, preso il legno con cui batteva i panni, colpì sulla testa [Giacomo], che morì martire in questo modo. Fu quindi sepolto sul luogo, vicino al Tempio, dove si trova ancora il suo monumento» (Eusebio, Storia Ecclesiastica).

La Chiesa festeggia insieme i due Santi

Gli apostoli Filippo e Giacomo non vengono festeggiati nel giorno del loro martirio. La Chiesa li ricorda lo stesso giorno, il 3 maggio. Trasportate insieme, le loro reliquie si trovano nella stessa chiesa, fondata nel VI secolo e a loro dedicata: la Chiesa dei Santi XII Apostoli di Roma.

Fabio Amicosante

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