San Francesco Caracciolo fu il fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori. Il suo amore per Gesù pane di vita gli portò l’appellativo di Santo dell’ Eucaristia.
Francesco Caracciolo, al secolo Ascanio nacque il 13 ottobre del 1563 a Villa Santa Maria (Abruzzo). Proveniva da famiglia nobile, dunque i suoi genitori lo educarono all’intraprendenza dei valori e delle virtù nobiliari. La sua vocazione spirituale era però votata all’amore di Gesù, fin dalla fanciullezza.
La spinta decisiva ad intraprendere la vita religiosa avvenne a seguito di una malattia, la quale lo colpi in giovane età. La malattia sfigurò il volto del giovane Ascanio, che promise di dedicare la sua vita a Gesù, in caso di guarigione. Ascanio guarì e mantenne fede a quanto promesso. Si trasferì a Napoli e nel 1587 divenne sacerdote, celebrando la sua prima messa nella città patenopea.
Tra le doti spirituali di San Francesco Caracciolo vi era sicuramente l’amore per gli ultimi, il desiderio incessante di aiuto verso i poveri e i malati. Decise di unirsi allora alla Compagnia dei Bianchi, una confraternita che si occupava nello specifico dell’assistenza ai poveri e ai condannati a morte. Un giorno arrivò una lettera alla confraternita, destinata a un confratello, omonimo di Francesco. La lettera fu pero recapitata al Santo, che, prendendo l’errore come segno della Provvidenza la accettò. Vi si chiedeva di dar vita a una nuova Congregazione.
La lettera ricevuta dal Santo portava come nome dei mittenti Giovanni Agostino Adorno e Fabrizio Caracciolo. I due si unirono ad Ascanio (che nel frattempo aveva preso il nome religioso di Francesco) e si ritirarono nell’eremo di Camaldoli , dove stesero la regola della futura congregazione. Nacque l’Ordine dei Chierici Regolari Minori, approvato da papa Sisto V con la bolla Sacrae religionis del 1588.
San Francesco fu particolarmente attratto dal sacramento dell’Eucaristia. Promosse il culto eucaristico con costanza e devozione, stabilendo inoltre che tutti gli allievi dell’Ordine promuovessero il culto e l’Adorazione del Santissimo Sacramento. Esortò con ogni forza i sacerdoti a questa pratica, esponendo il Santssimo ogni prima domenica del mese. Questo gli valse il nome di Santo dell’Eucaristia.
San Francesco lasciò l’Ordine nel 1607, non volle più ricoprire alcuna carica, dedicando il suo tempo alla preghiera e alla meditazione. I Chierici Minori da quel momento si chiamarono caracciolini, proprio in suo onore. Francesco morì ad Agnone, il 4 giugno del 1608. Il primo miracolo di guarigione attribuito alla sua intercessione accadde l’11 giugno dello stesso anno, mentre si celebravano i suoi funerali. Nel 1770 divenne Beato, e papa Pio VII lo dichiarò Santo il 24 maggio del 1807. Francesco è patrono dei Congressi eucaristici abruzzesi e patrono dei cuochi d’Italia.
Fabio Amicosante
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