Sant’Ulrico fu dapprima monaco e successivamente Vescovo di Augusta. Lavorò con costanza per migliorare la condizione del clero del suo tempo e per rafforzare le leggi della Chiesa.
Sant’Ulrico nacque nell’ 890 a Zurigo. Proveniva da una famiglia nobiliare e lo zio era Vescovo e principe di Augusta. Il giovane Ulrico crebbe in Svizzera, nel monastero di San Gallo. La tragica notizia della morte del padre portò Ulrico ad abbandonare la Svizzera e a far ritorno ad Augusta. Correva l’anno 908 quando lo zio avviò il giovane Ulrico al sacerdozio. Gli affidò l’amministrazione dei beni pubblici e privati del vescovado e gli diede modo di terminare gli studi intrapresi in monastero.
Ulderico si dimostrò degno delle cariche affidategli dallo zio, fu un uomo diligente e dotato di grande disciplina e spiritualità. Grazie al suo costante lavoro si meritò la fiducia e la stima della popolazione tedesca. Fu in questo periodo che crebbe in lui la volontà di recarsi a Roma, sede della cattedra di Pietro. Chiese ed ottenne dallo zio la possibilità di recarsi a Roma come pellegrino. Tuttavia durante la sua permanenza nella città papale, Ulrico ricevette una brutta notizia: la morte dello zio Alberione, colui che lo aveva accudito ed accompagnato dopo la scomparsa del padre.
Anche il pontefice del tempo, Sergio III, nutriva nei confronti di Ulrico profonda stima, tanto da pensare proprio a lui, seppur in giovane età, come successore dello zio nella carica vescovile. Ulrico tuttavia rifiutò la carica, un po’ per umiltà, un po’ perché resosi conto della giovane età e delle grandi responsabilità che la carica richiedeva. Il pontefice accettò il rifiuto di Ulderico, ma profetizzò al giovane che ciò che al momento stava rifiutando, lo avrebbe accettato avanti, ma trovando al tempo stesso, una diocesi in difficoltà spirituale ed economica.
Quattordici anni dopo, nel 923, morì il Vescovo Hiltino. Fu nominato come suo successore Ulrico, che aveva al tempo 33 anni. Questa volta il Santo accettò la carica e il 28 dicembre dello stesso anno fu consacrato. Per cinquantanni Ulrico custodì il cammino spirituale della sua diocesi, della popolazione e del clero. Operò sia in campo politico, dimostrando grandi doti di mediatore, ma soprattutto in campo spirituale, dove si dimostrò uno premuroso pastore. Migliorò la condizione del clero e rafforzò l’osservanza delle leggi della chiesa. Ulrico fece costruire numerose Chiese e fortificò la città tedesca contro le numerose invasioni nei territori di Baviera e Svevia.
Sant’Ulrico morì ad Augusta il 4 luglio del 973. Fu il primo Santo ad essere canonizzato da un Papa. Papa Giovanni XV lo rese Santo durante un sinodo romano tenutosi in Laterano il 31 gennaio 993. Ulrico è particolarmente venerato a Lavis ed Ivrea, in Italia. A Lavis, intorno al X secolo, sorse una cappella in suo onore, con lo scopo di custodire le sue reliquie. La chiesa festeggia la sua memoria liturgica il 4 luglio.
Fabio Amicosante
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