È a Sant’Antonio Maria Zaccaria che dobbiamo la fondazione, nel corso del XVI secolo, di tre congregazioni dedicate a San Paolo.
Sant’Antonio Maria Zaccaria nacque a Cremona, nel 1502. Il Santo proveniva da una famiglia nobiliare del suo tempo. La sua educazione fu curata principalmente dalla madre, essendo rimasto orfano di padre in giovane età. Intraprese gli studi universitari, trasferendosi nel 1520 a Padova, dove studiò medicina. Divenne dunque medico, ma la sua vocazione spirituale lo spinse ad intraprendere un diverso cammino, una strada che lo portò alla vita religiosa e alla futura consacrazione sacerdotale.
Nel 1524 il Santo rientrò a Cremona, ma vi esercitò la professione di medico: intraprese un cammino spirituale, sotto la custodia di un padre domenicano, in cui radunava i ragazzi proponendo lezioni di catechismo e gli adulti, con i quali leggeva le Sacre Scritture. Il 20 febbraio del 1529 Sant’Antonio Maria ricevette l’ordinazione sacerdotale, quella che era la sua vocazione e il suo desiderio di sposare la vita religiosa trovò compimento.
Negli anni ’30 del Cinquecento Antonio Maria lasciò ancora una volta Cremona, per trasferirsi questa volta a Guastalla, dove divenne cappellano della contessa Ludovica Torelli. Entrambi si trasferirono a Milano, dove iniziò quell’opera di fondazione tutta dedicata al Santo Apostolo delle Genti, San Paolo. Nacquero rapidamente a Milano, grazie a Sant’Antonio Maria e alcuni suoi compagni (Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari), nonché al supporto della contessa, tre Congregazioni dedicate a San Paolo.
Nel 1530 i Chierici Regolari di San Paolo presero vita. Si trattava di una comunità di preti vincolati a una regola comune. Seguendo la missione di San Paolo, i Chierici della Congregazione, portarono la parola di Dio nei luoghi più disparati. Milano li ribattezzò “Barnabiti”, nome derivante dalla Chiesa di San Barnaba, loro prima sede ufficiale. Successivamente nacquero le Angeliche di San Paolo, che rappresentarono il primo esempio di suore fuori clausura, anch’esse a contatto col popolo e caratterizzate da una fervente opera di apostolato, sulla linea di Paolo. Sant’Antonio Maria Zaccaria si fece poi promotore di un terzo collegio, che condivideva la stessa spiritualità delle due precedenti fondazioni. La terza congregazione, di cui faceva parte il laicato, fu chiamata Maritati di San Paolo, con l’impegno apostolico costante dei laici sposati.
Le nuove Congregazioni trovarono grande risonanza a Milano e in tutta Italia. Tuttavia a qualcuno infastidì l’operato del nuovo movimento. Sant’Antonio e i suoi compagni ricevettero alcune denunce, dalle quali uscirono assolti. Negli ultimi anni della sua vita, Sant’Antonio viaggiò, trovandosi anche a Roma, per difendere la sua causa. Nel 1539 tornò a Guastalla, in precarie condizioni di salute. Capendo ormai che stava per morire, il Santo chiese di essere portato a Cremona.
Sant’Antonio Maria Zaccaria morì a Cremona il 5 luglio del 1539. Dopo il suo funerale il suo corpo fu trasferito a Milano, nel monastero di San Paolo delle Angeliche. Il 27 maggio del 1897 fu canonizzato da Papa Leone XIII. A Sant’Antonio si devono le Quarantore pubbliche, con esposizione del Santissimo Sacramento e i tocchi di campana ogni venerdì alle 15, in ricordo dell’ora della morte di Gesù. La Chiesa festeggia la sua memoria liturgica il 5 luglio.
Fabio Amicosante
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