Santa Rosa Venerini operò in vita per l’apertura di scuole pie per le ragazze del suo tempo, che vedeva poco istruite nei precetti della fede.
Santa Rosa Venerini nacque a Viterbo il 9 febbraio 1656. Apparteneva ad una famiglia benestante. Sin dall’età di 20 anni, Rosa è da sempre combattuta tra il matrimonio e la vita religiosa: non si sente molto portata per la vita in convento, tuttavia sente che la vita matrimoniale non è per lei. Proverà la strada del convento domenicano della sua città (il convento di Santa Caterina), ma è costretta ad abbandonarlo dopo pochi mesi, a causa della morte del pare.
A seguito della morte del padre, Rosa dovette tornare a casa, dove la situazione divenne molto difficile col passare del tempo. Il fratello Domenico morì a soli 27 anni. Pochi mesi dopo, provata dal fortissimo dolore, la lasciò anche la madre. Con il matrimonio della sorella Maria Maddalena, la sua casa andò svuotandosi.
Santa Rosa iniziò a radunare nella sua casa paterna alcune ragazze e donne del vicinato, nell’intento di “operare per Dio”. La recita del Rosario è un modo per avvicinare alla fede queste donne. Tuttavia Rosa si rese da subito conto della povertà culturale, spirituale e morale delle giovani donne. Tutto ciò aprì la sua mente a una riflessione generale sulle condizioni delle donne del suo tempo: povere culturalmente e spiritualmente.
Santa Rosa capì in quegli istanti quanto fosse importante dedicarsi all’istruzione di quelle giovani donne. Da quel momento si innescò in lei il desiderio di fondare una scuola che potesse formare e istruire le donne della sua città. Con l’approvazione del Vescovo di Viterbo e con l’ausilio di due compagne, partì il progetto per la fondazione di una prima scuola pia a Viterbo.
Grazie al Cardinale Marcantonio Barbarigo, il progetto si espanse ad altre città del Lazio e a Roma. L’apertura delle scuole causò qualche scompiglio nella società e in parte del clero, che vedevano nell’opera della Santa una diretta concorrente ai catechismi impartiti nelle singole parrocchie. Nonostante tutto l’opera si estese e grazie anche all’appoggio di Papa Clemente XI le scuole delle Maestre Pie si estesero in tutto il Lazio. Le parole del pontefice, che si recò personalmente in una delle scuole, erano di conforto: «Signora, Rosa, […], noi molto vi ringraziamo perché con queste scuole santificherete Roma». Le Maestre Pie hanno raggiunto tutta l’Italia, gli Stati Uniti, l’Africa, la Romania, l’Argentina e il Brasile.
Santa Rosa Venerini dedicò la sua vita ad un opera Santa, la formazione cristiana delle donne del suo tempo. Morì il 7 maggio del 1728, la accudì fino alla fine Lucia Filippini, colei che diresse le scuole di Roma come madre generale. Figlia spirituale dei Gesuiti, Santa Rosa fu tumulata nella Chiesa del Gesù a Roma. Fu successivamente traslata nella cappella della casa generalizia di Roma, a causa di un’alluvione del Tevere. Papa Pio XII la rese Beata nel 1952.
Dopo il processo di Canonizzazione, il miracolo della guarigione di un bambino africano nel 2005 (bambino che frequentava una delle sue scuole in Uganda) ha portato Papa Benedetto XVI a santificarla il 15 ottobre 2006. Il Papa emerito, disse di lei: «Operò e si impegnò a favore dell’elevazione spirituale e dell’autentica emancipazione delle giovani donne del suo tempo».
Fabio Amicosante
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