Il suo nome, in greco, significa “l’atteso” e San Prosdocimo, primo Vescovo di Padova, fu veramente l’atteso di quella città ancora pagana.
Le principali notizie circa la vita del Protovescovo padovano le ricaviamo dai racconti agiografici legati alla sua figura. Secondo la tradizione, San Prosdocimo visse nel I secolo e fu discepolo di San Pietro Apostolo. Fu lo stesso Pietro, a seguito della consacrazione episcopale, a consacrarlo Vescovo e a inviarlo nella pagana città di Padova. Le sue grandi abilità dialettiche lo portarono a diventare uno dei primi evangelizzatori di quei territori.
Con ogni probabilità, il Santo Vescovo era di origine ellenica. Questo è possibile affermarlo partendo proprio dal suo nome, Prosdocimo. Questo nome, in greco, significa “l’atteso”. Padova, al tempo città pagana, era veramente in attesa di una figura così carismatica. A Padova, dove la tradizione vuole che il Santo compì miracoli e prodigi, San Prosdocimo ricoprì per primo la carica di Vescovo, inviato dall’Apostolo Pietro.
Non disponiamo di una vasta gamma di fonti scritte relative a San Prosdocimo. Spesso gli studi sono stati effettuati a partire da alcune rappresentazioni pittoriche che lo hanno raffigurato. Infatti, diversi pittori importanti si sono ispirati alla sua figura, ricordiamo il grande quattrocentista Andrea Mantegna. Al di là dei testi agiografici pittoreschi, le fonti sul Santo sono quanto meno tardive. La causa di ciò risiede nel fatto che Padova, in età longobarda, venne completamente rasa al suolo e impiegò diverso tempo prima di riprendersi.
Nonostante la mancanza di numerose fonti, la città, con le sue difficoltà legate alle distruzioni longobarde, non cancellò mai dalla memoria il suo primo Vescovo. Secondo la tradizione, Prosdocimo fu un grande evangelizzatore. Come già accennato, le rappresentazioni pittoriche ci hanno dato una grande mano nella ricostruzione della sua figura e così, stando all’iconografia, possiamo affermare anche che il Santo fu un instancabile battezzatore. Infatti, spesso il Vescovo è raffigurato con il pastorale e con una brocca, simbolo del Battesimo.
L’opera di Andrea Mantegna, un polittico dedicato a Santa Giustina, rappresenta una delle più belle immagini del Santo Vescovo. Il collegamento tra i due Santi è molto stretto: Santa Giustina, grande martire padovana, si convertì proprio grazie a Prosdocimo. Una volta abbracciata la fede cristiana, la tenne stretta a sé, anche nei momenti più difficili, affrontando il martirio, sotto l’imperatore Nerone.
San Prosdocimo morì nel 100 circa, a Padova. Non si conoscono le motivazioni esatte per cui fu risparmiato dal martirio. Nel momento della sua morte, la sua fama di Santità si era sparsa già da un po’. Più avanti, nel Medioevo, la città di Rieti coniò delle monete con la sua immagine, questo ha fatto pensare che il Santo avesse contribuito all’evangelizzazione di quel territorio. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 7 novembre.
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Fabio Amicosante
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