A Roma spicca la Basilica dei Santi Quattro Coronati, che morirono dopo essersi rifiutati di scolpire una statua del dio Esculapio.
I Santi Simproniano, Claudio, Nicostrato e Simplicio, passati poi alla storia come Santi Quattro Coronati, erano di originari di Srijem, in Pannonia (odierna Croazia). Secondo la leggenda, i quattro Santi erano scalpellini e lavoravano nelle grandi cave di marmo e porfido. La tradizione li ritrae come i migliori artigiani che lavoravano in quel territorio. I quattro Santi erano soliti fare il segno della Croce e recitare alcune preghiere prima di iniziare i loro lavori.
I riti cristiani, che i quattro Santi praticavano prima del loro lavoro, erano spesso associati dai loro compagni, nella completa ignoranza, a pratiche magiche. Essi vissero nel IV secolo e molti ancora non conoscevano i rituali cristiani. In quegli anni, l’Imperatore Diocleziano, spesso visitava le cave della Pannonia, essendosi dedicato già da qualche tempo ad opere di architettura e decorazione. La bravura dei quattro scultori cristiani non passò inosservata, infatti, nel giro di qualche anno, l’Imperatore commissionò loro alcune opere decorative.
Tutto sembrava andare per il meglio, d’altronde i quattro cristiani erano i migliori scultori della Pannonia. L’Imperatore commissionò dapprima opere come colonne di porfido, capitelli a foglie e vasche ricavate da un solo blocco di pietra, lavori perfettamente eseguiti dai quattro scultori, ma, successivamente, Diocleziano chiese loro di scolpire genietti e vittorie, amorini e figure mitologiche. Una delle richieste dell’Imperatore era quella di realizzare un simulacro di Esculapio, dio della salute.
Dopo aver realizzato alcuni amorini chiesti dall’Imperatore, i quattro Santi non ne vollero sapere di riprodurre la divinità pagana. L’Imperatore pazientò per qualche tempo, incaricandoli ancora di produrre altre opere. Passò ancora altro tempo e la posizione dei quattro scultori rimase ferma: in nome di Gesù Cristo, la volontà era quella di non riprodurre il simulacro di Esculapio. I quattro Santi finirono a processo.
Dopo esser stati interrogati dall’Imperatore, si mise in moto la macchina della legge, assai meno paziente e generosa di quanto si era mostrato l’Imperatore in quella circostanza. I quattro cristiani furono gettati nel Danubio, chiusi dentro botti di piombo. Subirono dunque il martirio per essersi rifiutati, in nome di Dio, di riprodurre la divinità pagana.
Le reliquie dei Santi Quattro Coronati furono trasferite a Roma. Ai quattro Santi si dedicò successivamente una Basilica, sul Celio, Basilica divenuta poi titolo cardinalizio. I Santi Quattro Coronati, morti di morte violenta, ma coronati dal Signore con la grazia del martirio, sono patroni degli scultori. Essi furono scelti a Firenze come protettori dei Maestri di pietra e di legname. La Chiesa cattolica festeggia la loro memoria liturgica l’8 novembre.
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Fabio Amicosante
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