San Pacomio fu un monaco cristiano egiziano. Fondò il monachesimo cenobitico, elaborando la più antica regola di vita comunitaria. Nel 320 circa fondò la prima abbazia nella regione della Tebaide.
Le notizie sulla vita di San Pacomio le ricaviamo dalla Vita di Pacomio, una biografia scritta nel IV secolo. Nacque nell’Alto Egitto nel 287 da famiglia pagana. Fu arruolato nell’esercito imperiale a vent’anni, contro la sua volontà. In quel periodo le guerre civili erano all’ordine del giorno. Il Santo finì in prigione a Tebe, dopo esser stato messo a bordo di una nave che navigava lungo il Nilo.
La conversione di San Pacomio
Una sera alcuni cristiani si recarono presso la prigione di Tebe e portarono cibo e solidarietà ai detenuti. Questo gesto colpì particolarmente Pacomio, che chiese loro chi li spingesse a fare ciò. La risposta dei cristiani fu: “È il Dio del Cielo”. Pacomio dunque pregò molto quella notte e promise che, una volta uscito dal carcere, avrebbe dedicato la sua vita allo studio del cristianesimo e al servizio di Dio. Pacomio si convertì e nel 314 circa si fece battezzare.
La vita eremitica
San Pacomio venne in contatto con Palemone, un eremita, del quale divenne seguace. Dopo l’esperienza di preghiera e meditazione, seguì Antonio, suo insegnante fino al giorno in cui una voce disse a Pacomio di costruire una dimora per gli eremiti. Fino a quel momento l’esperienza di ascesi cristiana era caratterizzata da solitudine ed eretismo: si viveva da soli e ci si incontrava solo occasionalmente.
La prima comunità cenobitica
Seguendo la voce che lo guidò, San Pacomio fondò il primo monastero cenobitico a Tabennisi, nella regione della Tebaide. Si unì il fratello Giovanni ed in seguito molti seguirono la via di cui Pacomio fu iniziatore. Il monastero da lui fondato divenne troppo piccolo e presto ne venne fondato un secondo, a Pabau, nella Bretagna. Il numero di monasteri crebbe a dismisura: dall’Egitto alla Palestina, quindi alla Giudea, passando per Nord Africa ed Europa Occidentale. Il Cenobitismo, la vita comune, era la novità portata dal Santo, sul modello della comunità cristiana fondata da Gesù con gli Apostoli.
Culto
Pacomio nominò il suo successore, dopo che la malattia lo colpì. Morì il 9 maggio del 348. Dal Martirologio Romano: «Nella Tebaide, in Egitto, San Pacomio, abate […]istituì molti cenobi per accogliere fratelli e scrisse per i monaci una regola divenuta famosa». La Chiesa cattolica lo celebra il 9 maggio, quella ortodossa il 15 maggio.
Fabio Amicosante
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