Insieme alla loro cugina Lucia, i Santi Francesco e Giacinta Marto, fratelli, sono i veggenti protagonisti delle apparizioni della Beata Vergine a Fatima.
Erano solo dei bambini, ma sono stati investiti di un ruolo di enorme portata. Depositari di un dono straordinario, i Santi Francesco e Giacinta Marto hanno visto la Beata Vergine Maria che apparve loro nella Cova d’Iria a Fatima, in Portogallo. Accadde tutto per la prima volta il 13 maggio 1917 quando mentre pascolavano il gregge con la loro cugina, un pò più grande di età, dopo aver recitato il rosario verso mezzogiorno, furono colpiti da una luce improvvisa.
Francesco era nato l’11 febbraio 1908 e aveva quindi 9 anni, mentre la sorella Giacinta era nata l’11 marzo 1910, perciò ne aveva 7. Erano i più piccoli dei 7 figli di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus e abitavano nel comune di Vila Nova di Ourèm, nei pressi di Leiria. Crescevano in un ambiente familiare di condizioni modeste e in un paese tranquillo dedito all’agricoltura e all’allevamento del bestiame.
Non andavano a scuola, non avevano appreso a leggere e scrivere, ma pascolavano il gregge di pecore e avevano ricevuto un’educazione cristiana molto semplice con il catechismo che aveva impartito loro la zia, la mamma di Lucia dos Santos con cui avrebbero condiviso la straordinaria esperienza.
Preparati dall’Angelo, vedono la Vergine Maria
Giacinta e Francesco partecipavano la domenica alla messa, in famiglia respiravano un clima di preghiera e di carità rivolta verso tutti. Quel primo incontro con la Madonna era stato preceduto da 3 apparizioni dell’Angelo protettore del Portogallo avvenute l’anno precedente, nel 1916. Nella primavera, nell’estate e nell’autunno di quell’anno avevano avuto le apparizioni di quell’Angelo sempre insieme alla loro cugina Lucia. L’Angelo li aveva esortati alla preghiera e alla penitenza insegnando loro un’orazione alla Santissima Trinità in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze a Gesù Eucarestia e per la conversione dei peccatori.
Il 13 maggio 1917 poi l’evento più grande: appare loro la Vergine Maria e sarà così per una serie di apparizioni, il 13 di ogni mese, tranne quello di agosto, fino all’ottobre dello stesso anno. La Madonna sceglie questi piccoli per esortare alla preghiera e porre i rimedi che la Chiesa e l’umanità avrebbe dovuto porre in atto per fermare la guerra e gli orrori nel mondo. La preghiera del Santo Rosario, la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria sono tra le richieste e consegna loro anche i tre segreti.
Bambini con la maturità dei santi
Francesco e Giacinta sono accomunati oltre che dal legame familiare dalle virtù eroiche che hanno dimostrato in rispota alle grazie ricevute con le apparizioni della Madonna. Francesco aveva un carattere calmo e pacifico, era solito ammirare le bellezze del creato con lo stupore innocente dell’infanzia. Già dopo l’apparizione dell’Angelo sviluppò un atteggiamento rivolto ad una maggior contemplazione. Pregava spesso e faceva lunghe visite a Gesù Eucarestia nel tabernacolo. Tra i tre pastorelli lui non sentiva la voce né prima dell’Angelo né poi della Madonna, ma li vedeva soltanto.
Giacinta è una bambina più vivace, affettuosa ed espansiva ed era rimasta molto scossa dalla visione dell’Inferno che la Vergine aveva mostrato loro. Farà molte penitenze per salvare dalla dannazione eterna i peccatori.
Prima un po’ capricciosa dopo le apparizioni cambiò totalmente e il suo cuore era sempre più generoso. Nutriva un grande amore per il Papa, che insieme agli altri avevano visto perseguitato insieme alla Chiesa e pregava molto per lui. Baciava il Crocifisso dicendo: “Gesù, io ti amo e voglio soffrire molto per amor tuo. Adesso puoi convertire molti peccatori, perché questo sacrificio è molto grande”.
La Madonna aveva promesso loro di portarli via con sé e così avvenne molto presto. L’anno successivo l’epidemia dell’influenza spagnola colpì duramente e coinvolse prima Francesco, che rimase colpito nell’ottobre del 1918 e morì il 4 aprile 1919. Giacinta restò ancora per un po’ su questa terra ad offrire i suoi sacrifici di bambina che aveva in cuore una carità straordinaria ed esemplare.
La sofferenza in offerta
Anche lei si ammalò sul finire del 1918 e rimase per molti mesi ricoverata in ospedale. Trasferita in vari ospedali, le sue condizioni peggioravano sempre di più. Con una pleurite purulenta e un’osteite, venne operata e le furono asportate due costole ma le rimase una misteriosa e grande ferita sul fianco sinistro che ha dai mesi precedenti. Morirà il 20 febbraio 1920 dopo aver ricevuto i Sacramenti, la sera, da sola, come le aveva detto la Madonna.
Dal 1951 le sue spoglie sono state riunite a quelle del fratello nella Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima. I due fratelli sono stati beatificati da Papa Giovanni Paolo II nel 2000 e proclamati santi da Papa Francesco nel 2017. Si tratta dei primi bambini non martiri ad essere canonizzati.