San Riccardo del Wessex è considerato da molti un re degli inglesi. Ebbe tre figli ed tutti diventarono santi.
Per tradizione a San Riccardo del Wessex viene attribuito il titolo di re degli inglesi, ma in realtà si tratta di una credenza erronea, perché risulta che non lo fu affatto. Con grande probabilità semplicemente apparteneva ad una famiglia nobile della contea del Wessex, di cui porta il nome.
Sembra che anche il nome di Riccardo non sia certo. Infatti sarebbe soltanto il frutto di una leggenda fantasiosa sorta nella località di Eichstatt in Baviera nel X secolo e poi proseguita in Italia, a Lucca, città che rimarrà legata a lui per un motivo ben preciso, due secoli dopo.
Secondo un racconto della monaca Hugebure di Heidenheim Riccardo del Wessex aveva due figli maschi e una femmina. I loro nomi erano Villibaldo, Vunibaldo e Valburga. Tutti e tre sarebbero stati educati santamente, diventando, allo stesso modo del padre, santi. Una famiglia composta da santi riconosciuti ufficialmente ed elevati a modelli per come hanno condotto la loro vita.
Intorno al 720 San Riccardo partì con i due figli maschi alla volta dell’Italia per giungere in pellegrinaggio a Roma, il centro della cristianità. Villibaldo aveva 20 anni e Vunibaldo 19. Attraversarono la Manica e poi risalirono la Senna. Preoseguirono sbarcando a Rouen e continuarono visitando numerosi santuari francesi.
I pellegrinaggi avevano all’epoca un forte valore ed erano inseriti in un percorso di crescita spirituale attraverso cui si sperimentava la condizione di precarietà dell’uomo, l’essere viandanti su questa terra per giungere alla meta, cioè Dio, dal quale si proviene. Mentre si stavano dirigendo in Italia, prima di arrivare a Roma padre e figli dovettero fermarsi a Lucca perché Riccardo non stava bene e morì nella città toscana il 7 febbraio 722.
Ancora oggi è a Lucca che si trovano le spoglie di San Riccardo del Wessex, conservate nella chiesa di San Frediano. I figli, seguirono il cammino di santità su cui il padre li aveva indirizzati. Vinibaldo si mise al seguito di San Bonifacio e si adoperò per una grande evangelizzazione della Germania. Fondò il doppio monastero di Heidenheim e diventò il primo vescovo della città di Eichstatt.
Vunibaldo seguì il fratello come missionario e poi diresse il monastero di Heidenheim insieme con la sorella Valburga. Quando Villibaldo morì fu sepolto a Eichstätt: allora si pensò di trasferire lì resti di Riccardo per farli riposare accanto a quelli del figlio. Ma il popolo di Lucca però non volle rinunciarvi e affermarono che gli abitanti di Eichstätt dovevano “accontentarsi di un po’ di polvere della sua tomba“. Si raccontò di numerosi miracoli avvenuti sul suo sepolcro.
Sii benedetto, o Dio, nostro Padre,
che hai dato a San Riccardo la forza di abbandonare gli onori ed i poteri della terra,
per dedicarsi in umiltà e letizia a una vita orante e penitente.
Pellegrino instancabile, all’insegna della croce,
attraversò le regioni d’Europa visitando i santuari della fede.
Sulle sue orme i figli Villibaldo, Vunibaldo e Valburga
raggiunsero la sede dell’apostolo Pietro
e i centri del monachesimo attingendo a quelle preziose sorgenti i tesori della tua grazia.
Con l’aiuto e l’esempio di San Bonifacio di Fulda
divennero evangelizzatori delle popolazioni germaniche
e promotori di vita apostolica e contemplativa.
Concedi a noi, per intercessione di questa famiglia di santi,
il dono della conversione per contribuire da veri discepoli
e testimoni di Cristo Redentore all’edificazione di un mondo nuovo,
aperto alle sorprese del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
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