Martire del II secolo, San Faustino è venerato come patrono dei single, chi attende di incontrare la persona con cui condividere la vita.
La sua memoria liturgica è esattamente il giorno dopo quella di San Valentino considerato il patrono degli innamorati: San Faustino invece è invocato da coloro che non vivono una relazione di coppia e desiderano incontrare la persona con cui unire la propria vita.
Il Martirologio Romano ricorda San Faustino insieme al fratello Giovita, anche lui santo, con cui ha condiviso sia la conversione al cristianesimo che il martirio. Nella città di Brescia, in un periodo imprecisato del II secolo, Faustino e Giovita erano figli di una famiglia pagana. Presto però vennero a contatto con le comunità cristiane e conobbero questa fede religiosa.
Si narra, come riporta la Leggenda maior, che fu determinante il loro incontro con Sant’Apollonio, vescovo. Tramite lui vennero a conoscenza del Vangelo e ne furono fortemente attratti. Approfondirono la fede e la vita cristiana e vollero abbracciarla facendosi battezzare. Fu quindi una profonda conversione che trasformò la loro vita.
Entrambi si impegnarono nell’evangelizzazione delle terre bresciane. Faustino divenne presbitero mentre il fratello Giovita diacono. Arrivò il periodo della persecuzione dell’imperatore Traiano e loro divennero invisi alle personalità più influenti di Brescia proprio per la loro fede cristiana e per il seguito che stavano riportando.
Furono perciò denunciati al governatore della Rezia, Italico, e con il pretesto del mantenimento dell’ordine pubblico questo fu indotto a farli uccidere. Dopo esser stati catturati si rifiutarono di sacrificare agli dei pagani, in particolare al dio del sole. No solo si opposero ma danneggiarono la statua. L’imperatore ordinò che fossero dati in pasto alle belve del circo, però le bestie si accovacciarono mansuete ai loro piedi.
Faustino allora si mise a pregare invocando la conversione degli spettatori dello spettacolo e si narra che furono molte le conversioni. Tra i convertiti c’era Afra, la moglie del governatore Italico: anche lei morirà martire e diventerà santa.
Anche Calocero, il ministro del palazzo imperiale e comandante della corte pretoria, si convertì e questo fece infuriare il governatore che ordinò che Faustino e Giovita fossero scorticati vivi e messi al rogo. Le fiamme però miracolosamente non li bruciavano a testimoniare la potenza di Dio. Quindi furono portati in carcere a Milano, subirono il supplizio dell’eculeo e anche in prigione per loro tramite fiorirono le conversioni.
Vennero così trasferiti prima a Roma dove accaddero altri eventi prodigiosi e successivamente a Napoli e si dice che durante il viaggio con le preghiere di Faustino una tempesta viene sedata. Nella città campana avvennero nuove torture finché non furono nuovamente ricondotti a Brescia. Lì infine, fuori di porta Matolfa, trovarono la morte per decapitazione, il15 febbraio di un anno compreso tra il 120 e il 134. Saranno sepolti nel vicino cimitero di San Latino dove il vescovo, che aveva pure il nome di Faustino, farà costruire la chiesa di San Faustino ad sanguinem.
Per quale motivo San Faustino è diventato il protettore dei single, colui al quale si rivolgono coloro che vorrebbero incontrare la cosiddetta “anima gemella”, la persona con cui formare una coppia e sposarsi?
La spiegazione è molto semplice. Deriva tutto da una leggenda popolare secondo cui San Faustino nel corso della sua vita era molto sensibile al dolore di chi viveva in solitudine e desiderava formarsi una famiglia.
In particolare sembra che si impegnasse ad aiutare le donne single a trovare un buon marito, che le sapesse amare e custodire. Questi racconti, nonostante non abbiano un fondamento certo, sono rimasti nella tradizione popolare e sono stati tramandati attraverso i secoli per cui ancora oggi San Faustino è invocato con questa intenzione.
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