Santo di oggi 1 settembre, Sant’Egidio: l’abate dalla vita piena di prodigi

Eremita e abate, il santo che si ricorda oggi 1 settembre, è Sant’Egidio, la cui vita è ricca di eventi prodigiosi e  viene invocato per molte necessità.

Sant'Egidio, santo di oggi 1 settembre
Sant’Egidio – lalucedimaria.it

La tradizione agiografica non riporta moltissime notizie su Sant’Egidio, che si commemora oggi 1 settembre. Le informazioni circa la sua vita sono avvolte in un’aura leggendaria.

Secondo la Vita sancti Aegidii, che risale al X secolo, e riportata anche dalla Legenda Aurea, Sant’Egidio era nato ad Atene tra VI e VII secolo. Poi si era trasferito in Francia, dove si trovano riferimenti a lui soprattutto con il nome di saint Gilles.

Sembra che di fosse stabilito nella zona meridionale e lì divenne abate di un monastero vivendo prima però anche la vita eremitica. 

Santo di oggi 1 settembre: Sant’ Egidio

Le sue giornate erano scandite dalla contemplazione a Dio e dalla fervida preghiera. Si rifugiava in posti nei pressi dei fiumi Rodano e Gardon per vivere la solitudine. 

La tradizione lo rappresenta insieme ad una cerva perché si riteneva che avesse solo questo animale come compagnia e che si nutrisse con il suo latte. Era molto legato a questo animale selvatico.

Si narra che fu vittima di un terribile evento. Un giorno Wamba, il re dei Visigoti, mentre era a caccia nella foresta in cui viveva Egidio scagliò una freccia contro la cerva, ma invece di rimanere colpito l’animale fu il santo ad essere ferito.

La ferita era ad una gamba. Il re per farsi perdonare offrì ad Egidio quella terra in cui costruire un monastero. Inizialmente lui rifiutò il regalo, perché voleva continuare a vivere nell’eremitaggio, ma poi dal momento che per la santità che emanava la sua personalità tantissime persone andavano a fargli visita, cambiò idea.

Dall’eremitaggio alla vita monastica

Così intorno al 674 con l’aiuto di re Wanba fu costruito un monastero dove Egidio divenne l’abate.  Attorno all’edificio religioso pian piano sorse una cittadina.

Questa località oggi è conosciuta come Saint-Gilles-du-Gard. Vi si può ammirare una bellissima chiesa abbaziale che ovviamente fu dedicata a lui. La chiesa sorse infatti sulla cripta in cui si trova la sua tomba ed è in stile merovingio.

Fin dal periodo del Basso Medioevo diventò meta di grandi pellegrinaggi: era un luogo di passaggio in cui potevano agevolmente sostare i fedeli in viaggio verso Roma, ma anche quelli che avevano intrapreso il lungo pellegrinaggio del Cammino di Santiago de Compostela verso la tomba di San Giacomo.

I prodigi di Sant’Egidio

Per la sua fama di santità in molti si recavano da lui e lo invitavano. Una volta accadde che Egidio fu invitato anche da Carlo Martello, guerriero e sovrano dei regni merovingi. Questi lo supplicò di pregare per lui affinché fosse perdonato di una colpa così grave che non riusciva a confessare a nessuno.

Avvenne che la domenica successiva, mentre stava celebrando la messa, ad Egidio apparve un angelo il quale depose sull’altare un biglietto. Lì era scritto il peccato segreto del potente. Il peccato gli venne poi perdonato.

Egidio trascorse gran parte della sua vita nel monastero di cui era abate. Ad un certo punto sembra che si  recò a Roma per porre il suo monastero sotto la protezione del papa. Ottenne dal pontefice privilegi per cui il cenobio era sottratto da ogni altra possibile ingerenza esterna.

Dopo il ritorno da questo viaggio nella città eterna morì, durante la notte del 1° settembre di un anno imprecisato, si pensa intorno al 720.

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