Il santo di oggi 20 agosto è San Bernardo di Chiaravalle, abate e Dottore della Chiesa. Fu il padre dell’Ordine cistercense con una grande devozione alla Beata Vergine Maria.
Francese, San Bernardo è associato a Chiaravalle, dove fondò l’importante monastero. Fu guida spirituale ed educatore di intere generazioni e di santi. Autore di commentari biblici e sermoni fu anche un liturgista e lasciò importanti opere di teologia monastica.
San Bernardo di Chiaravalle nacque a Fontaine, in Francia, nel 1090 da un’agiata famiglia. Ebbe modo di studiare retorica e grammatica ed era uno studente brillante. All’età di 22 anni entrò nel monastero di Citeaux fondato da Roberto di Molesmes.
Ordinato sacerdote, fondò, poi, un’abbazia che chiamò Clara Vallis, in francese Clairvaux (da cui deriva Chiaravalle) in una località francese denominata Champagne. Lo seguirono subito 12 compagni. tra cui 4 fratelli, uno zio e un cugino.
Santo di oggi 20 agosto: Bernardo di Chiaravalle
Il monastero accolse poi un centinaio di monaci, tra cui anche il padre di Bernardo dopo che rimase vedovo. IL santo di Chiaravalle riformò l’Ordine Cistercense ponendo al centro la povertà: i monaci avrebbero dovuto vivere del loro lavoro e non accettare donazioni.
Ci fu la fondazione di nuovi monasteri in Francia, in Inghilterra, in Irlanda, e in altri Paesi europei. Il carattere di Bernardo era mite e amorevole, praticava ampiamente la carità ed era austero e rigoroso all’occorrenza. Fermo contro le ingiustizie non esitava a rimproverare e ad esortare al bene anche i ricchi e i i potenti.
Lavoro, contemplazione e preghiera erano ciò che doveva scandire la vita dei monaci. Questo serviva per raggiungere i 4 gradi dell’amore: l’amore per sé stessi per sé, di Dio per sé, di Dio per Dio e di sé per Dio.
Doctor mellifluus e “innamorato della Madonna”
San Bernardo di Chiaravalle era un fervente scrittore e oltre alle omelie compose opere letterarie di vario genere, tra cui poesie dedicate alla Beata Vergine Maria. La sua devozione era forte e intensa e per questo veniva soprannominato l'”innamorato della Madonna“.
La sua dottrina mariana era fortemente cristocentrica. Ne deriva la bellissima e celebre preghiera rimasta famosa attraverso i secoli. È la preghiera che prende il titolo dall’esortazione che recita: “Guarda la stella, invoca Maria“. Un invito pieno di devozione filiale a guardare la Madonna come guida e porto sicuro per il Cielo.
Inoltre, era un altro l’epiteto che gli si attribuiva: era chiamato “doctor mellifluus“, ovvero, il dotto dolce come il miele, per le due grandi doti oratorie che sapevano coinvolgere e affascinare. Tenuto in gran considerazione da tutti, nobili e potenti gli si rivolgevano per chiedergli consiglio e aiuto nel risolvere le controversie.
Fornì un prezioso contributo alla Chiesa durante le lotte per il papato in cui Innocenzo II fu riconosciuto come legittimo pontefice in contrasto con la doppia elezione di Anacleto II.
San Bernardo di Chiaravalle: i miracoli e l’influenza sui contemporanei
Il santo di oggi ricoprì la carica di abate del monastero da lui stesso fondato per 38 anni fino alla sua morte. All’epoca l’abazia di Clairvaux era diventata il cuore pulsante e centro di un rinnovamento spirituale che avaeva ripercussioni sulla Chiesa intera.
I monaci erano diventati 700 e i monasteri fondati avevano raggiunto il numero di 68. Nel corso della sua vita sembra che Bernardo compì numerosi miracoli. Alcuni sono leggendari, come quello per cui la ruota del carro che un giorno si ruppe fu aggiustata da un diavolo costretto dalla sua incessante preghiera a Dio.
La fine della sua vita arrivò il 20 agosto 1153. Venne seppellito nella chiesa del monastero, ma quando ci fu la Rivoluzione francese e l’attacco alle cose religiose le sue spoglie mortali andarono disperse. Solo la testa si salvò dalla devastazione ed è attualmente conservata nella cattedrale di Troyes.
Fu proclamato Dottore della Chiesa nel 1830 dopo esser stato dichiarato santo nel 1174. È patrono della Borgogna, della Liguria e di Gibilterra. Lo si invoca come protettore degli apicoltori, di agricoltori e vignaioli e, per la sua eloquenza, dei predicatori.