Il santo di oggi 21 agosto è San Pio X, pontefice che ebbe come principio ispiratore quello di “restaurare tutto in Cristo” condannando gli errori del modernismo.
San Pio X fu il 257° papa della Chiesa Cattolica. Di origini umili, nacque a Riese, nella diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835. Fu il primo pontefice dell’epoca moderna a provenire da un contesto popolare e contadino.
Il suo nome laico era Giuseppe Melchiorre Sarto ed era il secondo di una famiglia di 10 figli. Da ragazzo percorreva una lunga straa a piedi per recarsi a scuola nella vicina Castelfranco. Aveva una buona predisposizione allo studio e fu aiutato a proseguire da alcuni sacerdoti e dall’allora patriarca di Venezia.
Ebbe modo di avere un posto gratuiro nel Seminario di Padova e fu ordinato sacerdote all’età di 23 anni. Diventò parroco di una piccola parrocchia di campagna in provincia ai Padova dove rimase per i primi 9 anni del suo sacerdozio.
Santo di oggi 21 agosto: la vita di Pio X
Pio X, il Santo di oggi 21 agosto, nel 1867 divenne parroco di Salzano, un grosso borgo della provincia veneziana e lì vi rimase per i successivi 9 anni. Era molto stimato da tutti e nel 1875 gli fu data la carica di Canonico della Cattedrale di Treviso, quella di Cancelliere della Curia Vescovile e quella di Direttore spirituale del Seminario.
Dopo aver svolto questi incarichi prestigiosi con zelo, nel 1884 fu nominato vescovo di Mantova. Era un oratore brillante e seppe risolvere i problemi che trovò nella diocesi. Era il periodo in cui si diffondeva il cosiddetto modernismo che proveniva da tanti ambiti della società influenzando la Chiesa al suo interno.
Il vescovo Sarto era considerato un intransigente e condannava apertamente e accesamente il liberalismo e lo spirito modernista che si fondava sull’aderenza alla mentalità laica comune.
Nel 1893 ricevette la porpora cardinalizia e la nomina a patriarca di Venezia. Fu poi nel 1903 che subentrò a papa Leone XIII come pontefice. Salì al Soglio pontificio all’età di 68 anni e il suo pontificato durò per 11 anni fino alla sua morte avvnuta il 21 agosto 1914.
Pio X: lotta al modernismo e il desiderio di riformare la Chiesa
Il suo primo atto da Papa fu di abolire il “veto laicale”, una sorta di diritto accampato da alcune monarchie europee, con la Costituzione Commissum nobis. Per contrastare le ideologie moderniste che iniziavano a diffondersi in modo pervasivo, compose anche il Catechismo che porta il suo nome.
Formulato con la struttura di domande e risposte era pensato per arrivare anche alle persone più semplici così da diffondere la conoscenza delle verità di fede in modo efficace e capillare.
Si oppose fermamente alle leggi anticristiane stilate in Francia e diede avvio a varie opere di riforma. Volle riformare il Diritto canonico, la Curia Romana, e anticipò l’età della Prima Comunione intorno ai 7 anni.
Il suo intento era “restaurare tutto in Cristo“, ponendo un freno alle ideologie moderniste che rifiutavano i dogmi e l’insegnamento tradizionale della Chiesa. Operò contro l’indifferentismo religioso e l’assoggettamento della Chiesa allo Stato.
Nella prima delle sue 16 encicliche scrisse quello che può essere definito come il programma del suo pontificato: “Le ragioni di Dio sono le ragioni Nostre; è stabilito che ad esse saranno votate tutte le Nostre forze e la vita stessa. Perciò se qualcuno chiederà quale motto sia l’espressione della Nostra volontà, risponderemo che esso sarà sempre uno solo: Rinnovare tutte le cose in Cristo”.
Pio X, santo di oggi: devozione a Maria e l’amore per l’Eucarestia
San Pio X manifestò in tutta la sua vita una viva e profonda devozione alla Beata Vergine Maria. Insieme ad essa uno smisurato amore per l’Eucarestia costituivano il fondamento della sua spiritualità.
Tra le raccomandazioni che faceva c’era quella di partecipare quotidianamente alla Messa e di prendere la Comunione. Anticipando il sacramento della Confessione e la Prima Comunione ad un’età in cui la ragione trova già un’espressione abbastanza compiuta, e quindi 7 anni, volle avvicinare la persona a Cristo.
Il suo fu un pontificato molto attivo con una forte connotazione pastorale che costituiva per lui una preoccupazione e un interesse molto forte. Il contrasto alla crisi della fede che cominciava a serpeggiare nella società ha fatto di lui un vero defensor fidei .
Volle vivere poveramente rinunciando a gran parte degli agi che gli sarebbero spettati. Come scrisse nel suo testamento: “nato povero, vissuto povero e sicuro di morir poverissimo“. La beatificazione arrivò nel 1951 e la canonizzazione nel 1954.