Frate cappuccino, il santo di oggi 21 luglio è San Lorenzo da Brindisi, eccelso mariologo del suo tempo e sapiente tanto da essere proclamato Dottore della Chiesa.
Definito Doctor Apostolicus per la sua grande erudizione, San Lorenzo da Brindisi è considerato il più grande mariologo della sua epoca. Visse a cavallo tra XVI e XVII secolo e fu un frate cappuccino e sacerdote.
Nato con il nome di Giulio Cesare Russo, la sua città natale è Brindisi, che viene accostata alla sua figura. Venne al mondo il 22 luglio 1559 e fin dalla più tenera età fu attratto dalla personalità di San Francesco d’Assisi.
Frequentò ben presto i frati in quanto, a 7 anni, dopo che rimase orfano di padre la madre lo affidò alle cure dei frati Conventuali della sua città.
Santo di oggi 21 luglio: Lorenzo da Brindisi
PIù tardi si trasferì con la madre a Venezia e lì conobbe i Cappuccini. Decise di entrare nell’ordine e nel 1575 prese i voti e nel 1582 fu ordinato sacerdote con il nome di Lorenzo da Brindisi.
Aveva doti di grande intellettuale: conosceva latino, greco, ebraico e siriaco, ma anche le lungue moderne come il frnacese e il tedesco. Proprio queste sue conoscenze linguistiche gli permisero di svolgere un’intensa attività di apostolato a largo raggio.
Era un efficace predicatore e incantava con il suo dotto eloquio: oltre alle Sacre Scritture e ai Padri della Chiesa conosceva bene anche la letteratura rabbinica e diventava sempre di più un fine teologo.
Nel tempo della Riforma Protestante con la sua predicazione equilibrata sapeva portare la retta dottrina e mostrava i fondamenti delle tesi messe in discussione da Lutero.
Svolse la sua attività di apostolato in molte città d’Italia e in vari Paesi europei. Affiancava la sua azione di predicatore al suo ruolo di professore di teologia all’interno dell’Ordine dei Cappuccini. Ebbe anche diversi altri incarichi: era maestro dei novizi, fu più volte ministro provinciale e definitore generale e poi anche ministro generale.
L’ azione per la pace e la devozione a Maria
Lorenzo da Brindisi fu un grande operatore di pace. I papi dell’epoca e vari cardinali gli affidarono spesso delicate missioni diplomatiche in cui doveva risolvere controversie e favorire la concordia tra gli Stati e le entità coinvolte.
Godeva di un’autorevolezza morale che gli consentì di ottenere importanti risultati positivi. Chiamato Doctor Apostolicus per le sue grandi capacità teologiche, Lorenzo da Brindisi era considerato come il più grande mariologo del suo tempo.
Sottolineava il grande ruolo della Beata Vergine Maria presso suo Figlio e la considerava mediatrice di tutte le grazie. Tra le numerose opere che scrisse c’è il Mariale, ma sono anche altri gli scritti dedicati alla Madonna. La devozione e Maria e l’amore per l’Eucarestia, che lo portava a far durare ore le messe che celebrava furono i pilastri della sua spiritualità. La sua fede si nutriva di preghiera e solo attraverso di essa raggiungeva un sano equilibrio intellettuale.
Fu inviato da papa Clemente VIII ad intervenire con una missione diplomatica nella guerra austro-ottomana. Durante un’altra missione, mentre si trovava a Lisbona dopo essere andato presso il re di Spagna Filippo III, morì il 22 luglio 1619, nel giorno in cui compiva 60 anni.
Aveva presentato i problemi che affliggevano i sudditi del Regno di Napoli: concluse la vita operando la carità. Si dice che fu avvelenato. Subito dopo la morte le sue spoglie furono trasportate nel Monastero dell’Annunciazione a Villafranca del Bierzo, dove riposano.
Fu beatificato nel 1783 e successivamente canonizzato nel 1881. Nel 1959 papa Giovanni XXIII lo proclamò Dottore della Chiesa e ribadì il titolo di Doctor apostolicus.