Illustre vescovo e Dottore della Chiesa, Sant’Ireneo di Lione difese la fede dalle eresie e promosse l’unità tra Oriente e Occidente.
Definito “Doctor unitatis“, Sant’Ireneo di Lione visse a cavallo tra II e III secolo e fu discepolo di Policarpo di Smirne. Il Martirologio Romano sottolinea che ” molto disputò al riguardo della tradizione apostolica e pubblicò una celebre opera contro le eresie a difesa della fede cattolica“.
Le notizie biografiche su Ireneo di Lione arrivano dal quinto libro della Storia Ecclesiastica di Eusebio. Il nome “Ireneo” deriva dal greco Ειρηναίος e significa “pacifico”, “pacificatore”, “serafico”. Indica lo sofrzo di portare o di operare la pace e di fatto fu il programma della vita di questo santo.
Molto probabilmente nacque a Smirne, la città che oggi è Izmir, in Turchia, da una famiglia cristiana d’origine greca, intorno al135-140. Fu discepolo del Vescovo Policarpo, che, a sua volta, conobbe di persona l’apostolo Giovanni.
Difensore della fede e dell’unità tra i cristiani
Dall’Asia Minore si trasferì in Gallia. A Lione divenne sacerdote e più tardi, nel 177, succedette al vescovo San Potino. Diventò una figura di primaria importanza nella Chiesa. Viveva in un tempo di persecuzioni ai cristiani e anche tra i fedeli c’erano tensioni e divisioni.
Si trovò ad essere l’unico vescovo di tutta la Gallia. Lui parlava il greco, ma imparò le lingue dei barbari per poter evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. Dovette contrastare le eresie che si diffondevano a quell’epoca.
Si scontrò con i montanisti, seguaci dell’eresia del sacerdote frigio Montano che si era diffusa in Oriente. Era un movimento apocalittico che predicava l’imminente fine del mondo La sua difesa dell’ortodossia della fede fu anche contro gli gnostici, i quali tra le altre cose rifiutavano l’autorità della tradizione e negavano la legittimità della gerarchia ecclesiastica.
Si impegnò assiduamente a creare ponte teologico e di dialogo tra i cristiani d’Oriente e d’Occidente e per questo fu definito con il titolo di “Doctor unitatis”.
Il suo ministero episcopale si concluse intorno al 202-203, quando morì molto probabilmente con il martirio, la stessa sorte che era toccata al suo predecessore. Sant’Ireneo di Lione fu sepolto nella chiesa di San Giovanni, che più tardi fu intitolata a lui. La sua tomba e i suoi resti vennero purtroppo distrutti nel 1562 dagli Ugonotti, durante le guerre di religione.
Le opere contro le eresie
Sant’Ireneo fu fondamentalmente un uomo di fede e un buon Pastore. Sapiente e dotto, seppe contrastare le eresie non solo attraverso la predicazione, ma anche in forma scritta. Le due opere principali che rimangono di lui sono i cinque libri dell’Adversus haereses, (Contro le eresie), e la Demonstratio apostolicae praedicationis (l’Esposizione della predicazione apostolica.
In essa fece una sintetica e precisa esposizione della dottrina cattolica e per questo, è consoderato come il più antico “catechismo della dottrina cristiana”. Il suo pensiero e di conseguenza le sue opere furono fortemente influenzate da Policarpo, che era stato il suo maestro e che fu discepolo dell’Evangelista Giovanni.
Per questo in lui c’è una forte e sicura testimonianza della tradizione apostolica. In quell’epoca la tradizione era potentemente avversata dal di varie eresie, quelle che il vescovo Ireneo si impegnò fino alla fine a contrastare.
Il ruolo di Maria nella storia della salvezza
Sant’Ireneo di Lione è stato citato nell’enciclica Lumen Gentium, precisamente nell’ottavo capitolo, in riferimento al fatto che lui riconosceva infatti il ruolo del tutto speciale di Maria nella storia della salvezza.
Seguendo l’insegnamento di San Paolo sulla figura di Cristo come nuovo Adamo, parlava di Maria in contrapposizione ad Eva. “Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede” è la citazione. Inoltre Ireneo aveva attribuito alla Madonna il titolo di “avvocata”, definizione che nei secoli a venire sarebbe diventata molto cara ai fedeli.
Preghiera a Sant’Ireneo di Lione
O Dio,
che al santo vescovo Ireneo,
hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa
nella verità e nella pace,
fa’ che per sua intercessione,
rinnovati nella fede e nell’amore,
cerchiamo sempre ciò che promuove
l’unità e la concordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che e Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen