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Santo di oggi 5 giugno, San Bonifacio: l’apostolo della Germania che evangelizza in modo sorprendente

Vescovo e martire, San Bonifacio di Magonza fu l’evangelizzatore della Germania riuscendo a convertire una popolazione fortemente pagana.  

Nonostante sia ricordato soprattutto in relazione alla Germania, San Bonifacio era inglese. Nacque intorno al 673 a Crediton nel Devonshire da una nobile famiglia con il nome di Vinfrido.  Divenne monaco benedettino e visse prima presso l’abbazia di Exeter e poi a Nurslig.  

San Bonifacio – photo web source – lalucedimaria.it

Come ricorda il Martirologio Romano, dall’Inghilterra prima giunse a Roma dove fu ordinato vescovo da papa San Gregorio II. Fu allora che prese il nome di Bonifacio e fu inviato in terra tedesca per evangelizzare quei luoghi intrisi di paganesimo e superstizione.  

La missione in Germania e la conversione del popolo

Dopo aver visitato la Baviera e la Frisia, che oggi è una regione dei Paesi Bassi, San Bonifacio andò nell’Assia. Da lì poi si spostò in Turingia dove rimase per 7 anni.  In quella zona ebbe modo di fondare diversi monasteri. 

San Bonifacio – photo web source – lalucedimaria.it

La sua opera di evangelizzazione si rivelò da subito molto efficace e produttiva. Furono migliaia i pagani che si convertirono e vennero battezzati. Riuscì anche a riportare all’interno della Chiesa molti cristiani che si erano allontanati e avevano abbracciato il paganesimo.  

Dopo la sua nomina a vescovo fu mandato in Baviera e lì restò per 9 anni fino a 741. Volle formare attorno a sé gruppi di sacerdoti, monaci e monache, che avrebbero continuato la sua opera dopo di lui.  Avvenne proprio questo e il più celebre monastero fu quello di Fulda che diventò un modello per le abbazie tedesche.  

L’abbattimento della quercia

Nella sua opera di evangelizzazione San Bonifacio non mancò di agire in modo sorprendente con gesti forti ed eclatanti ricchi di significato che colpivano l’attenzione e che rimasero come segni.  

Nel corso di un viaggio in Germania mentre si trovava nel bosco di Hessen San Bonifacio fece abbattere una gigantesca quercia. Non si trattava di un albero qualsiasi. A quella quercia gli abitanti del luogo attribuivano poteri magici e la consideravano come la dimora di un dio. Proprio per far comprendere come quelle fossero solo delle superstizioni fece troncare quell’albero.  

Era un gesto di sfida e i pagani si aspettavano che il dio che idolatravano si sarebbe vendicato dell’offesa. San Bonifacio approfittò dell’occasione per incontrarli e parlargli del Vangelo. In seguito proprio ai piedi di quella quercia fece costruire una chiesa che fu dedicata a San Pietro.  

Nel 753, a oltre 70 anni di età, Bonifacio lasciò il proprio ruolo episcopale a S. Lullo, e scelse di trascorrere gli ultimi anni della sua vita cercando di convertire la popolazione della Frisia.  

Il martirio nel giorno di Pentecoste

Il giorno di Pentecoste del 754, precisamente il 5 giugno, insieme al suo confratello Eboan, San Bonifacio si stava preparando per le cresime di alcuni convertiti. Si trovava nella sua tenda e stava leggendo il De bono mortis di Sant’Ambrogio quando una banda armata di pagani fece irruzione e gli tese un attentato.  

San Bonifacio – photo web source – lalucedimaria.it

Era insieme ad altri compagni e cercò di tranquillizzarli. Soprattutto li sostenne dicendo “Non temete, tutte le armi di questo mondo non possono uccidere la nostra anima”. Li esortò ad avere coraggio e confidare in Dio e ad accogliere la prospettiva della morte con fede.  Fu il primo di loro a morire e il suo corpo fu sepolto presso l’abbazia di Fulda, dove si trova tuttora. Il libro che stava leggendo al momento dell’attentato si macchiò di sangue e fu venerato come reliquia per secoli.  

L’iconografia lo raffigura spesso con l’ascia in mano, con cui fece abbattere la grande quercia dei pagani. Anche questo tipo di albero è un altro dei simboli con cui tradizionalmente è stato raffigurato.  

Romana Cordova

Scritto da
Romana Cordova

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