Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) è il santo di oggi 9 agosto: dopo la conversione dall’ebraismo e la ricerca filosofica abbraccia la fede cattolica e muore vittima dell’Olocausto.
La storia di Santa Teresa Benedetta della Croce, nata e conosciuta come Edith Stein, è una straordinaria vicenda di una conversione radicale avvenuta dopo una lunga ricerca filosofica ma in modo repentino e folgorante.
Una trasformazione totale che ha avuto il suo culmine nella croce vissuta fino in fondo nel modo più crudele ma fino al raggiungimento della santità. Edith Stein nacque a Breslavia il 12 ottobre 1891 da una famiglia di religione ebraica.
Era l’ultima di 11 figli e nacque in quello che per gli ebrei è il giorno dello Yom Kippur, festività dell’espiazione. Questa data significò quasi una profezia per la vita di Edith.
Quando aveva 2 anni morì l’anziano padre, commerciante di legname. Crescendo Edith perse la fede in Dio che le era stata trasmessa in famiglia, dalla madre, molto religiosa.
Dopo il diploma andò a studiare all’Università di Breslavia. Il suo interesse era per la filosofia e si interessava anche di questioni femminili. Infatti entrò a far parte dell’Associazione Prussiana per il Diritto Femminile al voto.
Nel 1913 iniziò a frequentare le lezioni del professor Edmund Husserl a Gottinga e diventò ben presto una sua discepola e assistente. Si laureò e condivideva con lui la teoria kantiana del mondo vissuto come percezione soggettiva. Edith conobbe anche il filosofo Max Scheler.
Lo scoppio della prima guerra mondiale cambiò i suoi piani professionali e dopo aver frequentato un corso per infermiera prestò servizio in un ospedale militare austriaco vedendo gli orrori della guerra.
Ci fu un primo episodio a colpire il suo cuore ed aprirlo verso una conversione. Un giorno vide una donna entrare nel Duomo di Francoforte con la cesta della spesa per una breve preghiera.
“Ciò fu per me qualcosa di completamente nuovo. Nelle sinagoghe e nelle chiese protestanti, che ho frequentato, i credenti si recano alle funzioni. Qui però entrò una persona nella chiesa deserta, come se si recasse ad un intimo colloquio. Non ho mai potuto dimenticare l’accaduto” furono le sue parole in riferimento all’episodio.
Un altro incontro fondamentale per lei fu con la vedova del professor Adolf Reinach: trovò una donna che soffriva ma affrontava il dolore con fede. L’apertura a Cristo si faceva sempre più forte.
Divenne una docente, cosa impensabile all’epoca per una donna, poi tornò a Breslavia e lesse il Nuovo Testamento, ma anche opere filosofiche. Nell’estate del 1921 andò nella residenza estiva della signora Edwig Conrad-Martius a Bergzabern e nella libreria della casa trovò l’auotbiografia di Santa Teresa d’Avila. La lesse tutta d’un fiato in una notte.
Disse: “Quando richiusi il libro dissi: questa è la verità”. Da lì divenne cristiana. Nel gennaio dell’anno successivo si fece battezzare, e alla festa della Candelora fu cresimata.
Per diversi anni cercò di entrare nel Carmelo avendo avvertito la vocazione alla consacrazione. Ma le fu impedito fino al 1931. In quegli anni insegnava tedesco e storia.
Nel 1933 non le viene più impedito di entrare nel Monastero delle Carmelitane di Colonia. Il 12 ottobre ci sarà il suo ultimo incontro con la madre, che non accettò di buon grado la sua conversione al cattolicesimo.
Come monaca carmelitana Edith prende il nome di Teresa Benedetta della Croce. Coninuerà a scrivere lettere alla madre ma non riceverà mai risposte. Solo la sorella Rosa le forniva notizie.
Nel 1936 la madre muore. Nel 1938 l’odio nazista si manifesta pienamente contro gli ebrei con la persecuzione a tutti nota. Anche Edith era in pericolo in quanto di origine ebraica e la Madre superiore la fece trasferire in un monastero in Olanda.
Nel 1939 scrive il suo testamento accettando la morte che sentiva avvicinarsi. In tutto voleva fare la volontà di Dio e abbracciare la sua croce. Anche in quegli anni si dedicò alla speculazione scientifica scrivendo opere che rimarranno la testimonianza del suo pensiero e della sua spiritualità.
Scrisse una lettera a papa Pio XII per descrivere la situazione di persecuzione in cui era coinvolta anche la chiesa cattolica, che non poteva fornire ormai nessuna protezione. Chiese un intervento in una bellissima lettera filiale.
Il 2 agosto 1942 la Gestapo arrivò a prendere lei e la sorella Rosa che nel frattempo era diventata cattolica e si era rifugiata lì. Furono portate prima nel campo di raccolta di Westerbork e il 7 agosto con altri 987 ebrei furono trasferite ad Auschwitz.
Edith Stein/ Teresa Benedetta della Croce morì il 9 agosto 1942 nelle camere a gas. San Giovanni Paolo II la beatificò nel 1987 e la canonizzò nel 1998. Nel 1999 la proclamò compatrona d’Europa.
Molte opere artistiche sono state fatte in omaggio a questa grande santa, tra cui il film La Settima Stanza sulla sua vita.
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