Ecco lo straordinario luogo che vi suggeriamo oggi come meta per le vostre vacanze, per ricaricarvi non solo nel fisico ma anche dal punto di vista spirituale.
Le Regioni d’Italia che si affacciano sul mare offrono la possibilità di visitare dei Santuari o Eremi che sono dei veri e propri paradisi, dove rinfrancare anima e corpo. Ecco il luogo che vi suggeriamo oggi, per organizzare una giornata o un fine settimana in pace, godendo della grazia di questo santuario e della bellezza del creato tutto intorno.
La necessità di riprendere in mano la nostra vita, dopo un anno di lockdown, si fa sentire. Davanti ad un’estate che è iniziata, c’è anche la voglia di tornare a viaggiare, anche per poter staccare la spina, e ricaricarsi, anche dal punto di vista spirituale.
L’Italia ha la fortuna di avere la maggior parte dei territori che affacciano sul mare. Offre opportunità turistiche di diversa natura, anche dal punto di vista religioso. Quando parliamo dei cosiddetti “Santuari al mare”, ci vengono in mente posti e luoghi dove la natura abbraccia la fede creando quel posto ideale per chi ha necessità di fermarsi un attimo e di alzare lo sguardo a Dio.
Il santuario di Nettuno custodisce il corpo della fanciulla, martire della purezza ed è stato elevato da Papa Paolo VI, nel 1970, a Basilica Minore.
L’edificio risale al XVI secolo ed è stato realizzato nel luogo in cui sorgeva una chiesetta dedicata all’Annunziata. Il santuario ospita la cripta di santa Maria Goretti ed espone la statua lignea di Nostra Signora delle Grazie.
La tradizione vuole che la statua lignea approdasse sulle coste di Nettuno, nel 1550, su una nave proveniente dall’Inghilterra. Oltre Manica, in quel periodo, le chiese cattoliche venivano confiscate e le statue dei santi distrutte. Così alcuni marinai imbarcarono le statue della Madonna delle Grazie e di altri santi su un’imbarcazione diretta a Napoli.
La nave però, a causa di un violento temporale, approdò a Nettuno. Così i simulacri della Vergine, di San Rocco, e di San Sebastiano, vennero riposte nell’allora piccola chiesa dell’Annunziata. Questo approdo fu interpretato come un segno della volontà della Madonna. Le tre sculture, pertanto, rimasero lì, dove sono tuttora conservate.
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Data la vicinanza al mare, il complesso architettonico ha sofferto in passato alcuni danni dovuti all’erosione del vento e alla salsedine. Nel 1914 venne presentato un nuovo progetto voluto dai Padri Passionisti.
Fu riaperto al pubblico il 15 agosto 1969, con una nuova collocazione della statua della Madonna delle Grazie e della cripta di Santa Maria Goretti, le cui spoglie vi furono traslate nel 1929.
Un Santuario che si affaccia sul mare, antistante le coste laziali. Un vero e proprio connubio fra natura e fede.
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ROSALIA GIGLIANO
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