Ecco lo straordinario luogo che vi suggeriamo oggi, come meta per le vostre vacanze, per ricaricarvi non solo nel fisico ma anche dal punto di vista spirituale.
Le Regioni d’Italia che si affacciano sul mare offrono la possibilità di visitare dei Santuari o Eremi che sono dei veri e propri paradisi, dove rinfrancare anima e corpo. Ecco il luogo che vi suggeriamo oggi, per organizzare una giornata o un fine settimana in pace, godendo della grazia di questo santuario e della bellezza del creato tutto intorno.
I Santuari al mare
La necessità di riprendere in mano la nostra vita, dopo un anno di lockdown, si fa sentire. Davanti ad un’estate che è iniziata, c’è anche la voglia di tornare a viaggiare, anche per poter staccare la spina, e ricaricarsi, anche dal punto di vista spirituale.
L’Italia ha la fortuna di avere la maggior parte dei territori che affacciano sul mare. Offre opportunità turistiche di diversa natura, anche dal punto di vista religioso. Quando parliamo dei cosiddetti “Santuari al mare”, ci vengono in mente posti e luoghi dove la natura abbraccia la fede creando quel posto ideale per chi ha necessità di fermarsi un attimo e di alzare lo sguardo a Dio.
Gorizia: il Santuario della “Madonna di Barbana”
La nascita del Santuario della Madonna di Barbana, in provincia di Gorizia, risale all’anno 582, quando una violenta mareggiata minacciò la città di Grado. Al termine della tempesta, un’immagine della Madonna, trasportata dalle acque, venne ritrovata ai piedi di un olmo, nei pressi delle capanne di due eremiti originari del trevisano, Barbano e Tarilesso.
Il luogo era lontano dalla linea di costa e il patriarca di Grado, Elia, come ringraziamento alla Madonna per aver salvato la città dalla mareggiata, fece erigere una prima chiesa.
Il ritrovamento e l’inizio della costruzione della chiesa
Attorno a Barbana si formò una prima comunità di monaci che resse il santuario per i successivi quattro secoli. A partire dall’anno 1000, subentrarono i benedettini che custodirono il santuario per cinquecento anni.
Dal 1450 è documentata la presenza di frati francescani conventuali, che sostituirono i benedettini prima in chiave provvisoria e poi, dal 1619, in modo definitivo. I francescani, che nel 1738 eressero una nuova chiesa a tre navate, rimasero nell’isola fino al 1769, quando la Repubblica di Venezia soppresse il convento.
Dai frati francescani ai benedettini
Nel 1901 il santuario venne affidato ai frati francescani minori che edificarono un nuovo convento e misero mano alla costruzione dell’attuale chiesa. Nel 2019 i frati minori hanno lasciato il Santuario. Oggi è attualmente custodito da una comunità di monaci benedettini della “Congregazione Benedettina del Brasile”, che nel giorno 6 gennaio 2020 hanno ivi fondato il Monastero di Santa Maria di Barbana.
Un Santuario che si affaccia sul mare, antistante le coste laziali. Un vero e proprio connubio fra natura e fede.
Fonte: santuariodibarbana
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ROSALIA GIGLIANO