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Opinioni e Approfondimenti

Santuari nascosti: alla scoperta del luogo amato da San Benedetto

Nel cuore delle montagne dell’Appennino Centrale, si nasconde uno dei luoghi di preghiera e riflessione più belli e affascinanti di cui disponiamo. Siamo a pochi passi da Roma: andiamo alla scoperta del Santuario nascosto, luogo amato da San Benedetto.

Il luogo di preghiera di San Benedetto si trova tra le montagne (photo Pixabay)

San Benedetto rappresenta una delle figure più influenti del monachesimo occidentale, nonché dell’intera cristianità. Il suo modo di vivere la parola di Cristo ha rivoluzionato la sua epoca e ci ha aperto le porte a un nuovo modo di vivere la cristianità. Non tutti sanno, però, che il Santo amava raccogliersi in preghiera e meditazione in un luogo molto vicino a Roma, nei pressi di Subiaco. Qui, San Benedetto trascorse un importante periodo di eremitaggio, un periodo che, da lì a poco, avrebbe cambiato nettamente la storia della cristianità. Questo bellissimo luogo di contemplazione si trova proprio nel cuore delle montagne dell’Appennino Centrale e rappresenta un rifugio perfetto per chi cerca una profonda connessione con il divino e una riscoperta della personale fede.

San Benedetto e il Santuario nascosto

Perché parliamo di Santuario nascosto? La risposta a questa domanda risiede nel fatto che questo bellissimo luogo è poco conosciuto e immerso nel verde. Qui, secondo la tradizione, nel IV secolo il Santo di Norcia si ritirò in preghiera. Precisamente, San Benedetto si ritirò in una grotta, tipico dell’eremitaggio. In questa piccola grotta, situata nel Monte Taleo, il monaco trascorse diversi anni, un periodo intenso ricco di preghiera e meditazione. Il luogo, conosciuto oggi come la Cella di San Benedetto non rappresenta esclusivamente un luogo di spiritualità, ma una vera e propria fuga di pace, per chiunque abbia voglia di prendersi una pausa dai frenetici ritmi della vita moderna.

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Un luogo incontaminato

Il luogo tanto amato da San Benedetto risulta essere un luogo di natura incontaminata. Immerso tra boschi di faggi e di querce, il monastero di cui si sta parlando, si erge proprio nella curvatura della roccia in cui si ritirò il Santo diversi secoli fa. Il luogo è facilmente raggiungibile da Subiaco, trovandosi lì vicino e la visita, dunque, permette l’accesso alla grotta del Santo. Chiunque abbia necessità o voglia di raccogliersi in preghiera, in meditazione e di vivere un momento di stretto contatto con la propria fede, trova nel Santuario il luogo ideale.

Leggi anche: Il rispetto per il Creato: l’eredità che ci ha lasciato San Francesco

 

 

Fabio Amicosante

Scritto da
Fabio Amicosante

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