Il Santuario della Madonna dei Miracoli di Alcamo riporta all’evento prodigioso che coinvolse un gruppo di popolane, da cui nacque una splendida devozione.
In tutta la città ci sono ben sessantuno edicole a lei dedicate e presenti in tutta la città, che testimoniano la grande devozione locale per la Madonna delle Grazie di Alcamo. Tutto riporta al giorno in cui alcune popolane, intente a lavare i panni al torrente, videro apparire una donna con un bambino e vennero colpite da una raffica di sassi che furono spostati durante l’apparizione.
Non subirono però ferite, al contrario due donne vennero guarite dalla loro malattie. Investigando sull’accaduto, le autorità locali trovarono in un boschetto lì vicino le rovine della “cuba”, un antico arco di mulino del quale si era persa memoria.
Al suo interno vi era affresco su pietra di un pittore ignoto del XIII secolo, raffigurante la Madonna col bambino Gesù. Negli anni i fedeli si erano completamente dimenticati di questo luogo, e dopo questo evento venne rinominato della “Madonna Fonte della Misericordia”. Gli alcamesi iniziarono a pregare in presenza dell’immagine ritrovata, con sempre maggiore fede e devozione, e nei giorni seguenti accaddero diversi miracoli.
La Madonna dei Miracoli divenne quindi la santa patrona della città di Alcamo, e di altri comuni limitrofi, a partire dal 1547. Il nome dell’immagine, a causa del numero crescente di miracoli che si verificarono, venne cambiato in “Madonna dei Miracoli”. Il santuario in onore della patrona della città venne in seguito fatto costruire, sul luogo del ritrovamento, dal nobile condottiero spagnolo don Fernando de Celada y de Vega, a quel tempo governatore di Alcamo.
Oggi il tempio si presenta con un misto di forme barocche e rinascimentali, e la facciata presenta una finestra a tribuna, fiancheggiata da due finestre più piccole intagliate da Innocenzo Arcodaci, oltre a due portali con colonne scanalate e capitelli corinzi. L’interno è decorato di stucchi, mentre inoltre sulla volta si trova un affresco della glorificazione della Madonna dei Miracoli.
All’interno del santuario vi sono tele di grande rilevanza artistica, come quelle del pittore Giuseppe Pataria e la cappella dedicata a Maria Santissima dei Miracoli, con arco a tutto sesto in marmo rosso. Un sarcofago di marmo bianco venne costruito nel 1557 in onore del nobile Fernando Vega, con figura giacente, opera di Rocco Rapi.
Dal 19 al 21 giugno, ogni anno nella città di Alcamo ricorrono i festeggiamenti in onore della Madonna dei Miracoli, che costituisce la maggiore festività religiosa e folkloristica della città. Festeggiamenti che comprendono lo “scampanio dei sacri bronzi”, con lo scoppio di mortaretti e al passaggio della banda musicale, e la santa messa in onore della Madonna dei Miracoli nella Basilica di Santa Maria Assunta, a cui partecipano tutte le confraternite e le aggregazioni laicali della città di Alcamo.
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Tutto si conclude nella discesa al Santuario della Madonna dei Miracoli, anche nota come la “calata”, a cui partecipano autorità civili e religiose della città in linea dietro al gonfalone della città di Alcamo. Nel santuario, si svolgono i vespri cantati e la benedizione eucaristica. Prima della processione, tuttavia, la statua della Madonna dei Miracoli viene addobbata con uno stellario d’argento, una corona e un fermaglio impreziosito di pietre preziose, poste dietro la nuca della Madonna.
Giovanni Bernardi
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