Un momento di ricerca spirituale per una famiglia spagnola in visita al Santuario di Cavadonga è stato interrotto da un dramma, quando il figlio di 3 anni è precipitato dalla grotta.
Fino all’ultimo istante, speranze e preghiere hanno chiesto un miracolo, ma il giorno seguente il bimbo è andato in Paradiso.
Santuario di Cavadonga: il dramma dei pellegrini
Lunedì pomeriggio una famiglia di pellegrini di Saragozza si era recata al Santuario di Cavadonga, importante luogo religioso nelle Asturie, per ammirarne la bellezza. Dopo aver contemplato l’interno del Santuario e aver pregato, la famiglia è salita fino alla grotta Santa di Cavadonga. Durante la visita si sono concessi un momento per ammirare il panorama montano della zona, quindi si sono messi in posa per una foto.
Proprio in quel momento si è verificato un incidente: il figlio piccolo, un bambino di soli 3 anni, è precipitato per oltre quattro metri mentre posava per la foto. La serenità è stata sostituita dalla paura e dalla preoccupazione; pochi minuti dopo l’incidente il bimbo è stato trasportato in ospedale con l’elisoccorso. Per 24 ore i genitori hanno pregato che avvenisse il miracolo ma alla fine hanno dovuto accettare che il figlio era deceduto.
Il dolore può essere superato con la fede
La notizia dell’incidente fatale si è diffusa rapidamente in Spagna e nelle restanti parti del mondo. In molti, durante queste ore di sofferenza, hanno inviato ai genitori le proprie condoglianze. In questo momento i due coniugi hanno preferito mantenere un religioso silenzio, per elaborare nel miglior modo possibile il lutto che li ha colpiti. Dalla loro parte c’è la fede in Dio, la consapevolezza che il piccolo adesso ha iniziato una nuova vita, differente da quella terrena. Con il tempo, la meditazione e la preghiera sarà possibile per loro andare oltre a quella che sarà per il resto della vita una croce difficile da portare.
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Luca Scapatello