Il nostro tour tra i luoghi della fede, oggi fa tappa al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, fondato dalla Beata Madre Speranza che potremmo definire la Lourdes italiana.
Un luogo sacro fondato solo nella metà del secolo scorso da una religiosa che si sta avviando agli onori degli altari del Paradiso, la Beata Madre Speranza. Un santuario sì ma soprattutto un “posto speciale”, conosciuto da tutti come la piccola Lourdes d’Italia.
Santuario che, come dicevamo prima, piano piano lo si sta conoscendo non solo in Italia ma in tutto il mondo. La sua storia è coinvolgente sin dall’inizio: scopriamola insieme.
Nel nostro viaggio ci accompagna attraverso i luoghi di fede sparsi per l’Italia: oggi siamo in Umbria e precisamente a Collevalenza, una frazione del comune di Todi, in provincia di Perugia, al Santuario dell’Amore Misericordioso. Ai più è conosciuto come il Santuario dove è vissuta Madre Speranza, colei che ha dato vita a questo santuario e di cui, oggi, sono in molti a recarsi lì a pregare.
Un luogo di fede conosciuto anche come la “piccola Lourdes” d’Italia. Ma andiamo con ordine. La storia di questo santuario è recente (appartiene, infatti, alla seconda metà del secolo scorso). Qui a Collevalenza, il 18 agosto 1951, Madre Speranza, fondatrice delle “Ancelle dell’Amore misericordioso”, e vi si stabilisce. A Roma, solo tre giorni prima, aveva fondato i “Figli dell’Amore Misericordioso”, ramo maschile della sua Famiglia religiosa.
Ma c’era qualcosa che le pulsava nel cuore: qui comprese di dover costruire un santuario dedicato proprio all’Amore misericordioso di Dio. Nel suo Diario infatti, si legge di una singolare premonizione, “con l’aiuto divino e a prezzo di non pochi sacrifici, ella avrebbe realizzato un magnifico complesso incentrato attorno ad un Santuario dedicato all’Amore Misericordioso del Signore, comprendente anche strutture per l’accoglienza di pellegrini, di infermi e di Sacerdoti. Il tutto al fine di costituire un centro di richiamo per tante anime”.
Non passa molto tempo che questi lavori hanno davvero inizio fino alla loro inaugurazione, una su tutte quella della Cappella del Crocifisso nel 1955. Questa medesima Cappella sarà, poi, eretta canonicamente come “Santuario dell’Amore Misericordioso” il 1° ottobre del 1959. Ma, lo dicevamo all’inizio, questo sacro luogo è noto anche per essere chiamato la “piccola Lourdes”.
Precisiamo che, però, nonostante si chiami così, in questo luogo non è apparsa la Vergine come in Francia ma, effettivamente, ci sono alcune cose che legano Collevalenza e la cittadella mariana. Una di queste è la presenza delle piscine. Sì: esattamente come quelle di Lourdes. E, ovviamente, accanto a queste, anche la presenza di una sorgente.
E’ stata proprio Madre Speranza a trovare la sorgente d’acqua in cima ad una collina argillosa. Nessuno sembrava crederle eppure lì, a 120 metri di profondità, una sorgente abbondante c’era e come. Le piscine sono state inaugurate, per la prima volta, il 1 marzo del 1979 e benedette alla presenza proprio di Madre Speranza.
Ed oggi, è proprio accanto al Santuario e al Crocifisso dell’amore misericordioso, scaturisce e scorre quest’acqua che alimenta, non solo, le piscine ma anche le fontanelle. Qui arrivano i pellegrini che, segnati dalla sofferenza, non solo del corpo ma anche dello spirito, vi si immergono e chiedono la grazia a Maria.
Le piscine che, dopo quattro anni di chiusura a causa del periodo Covid ma anche di un intervento di ristrutturazione, sono state riaperte proprio quest’anno, lo scorso mese di marzo. E lei, Madre Speranza, continua ad attirare a sé fedeli, pellegrini e devoti. Ed è da lei che tutto è partito a Collevalenza.
Lo dicevamo all’inizio: fu lei ad avere l’ispirazione divina ma, anche, il messaggio direttamente da Gesù di far effettuare degli scavi, per trovare una fonte benedetta. Compose per questo scopo un’orazione, dove diceva tra l’altro: “Fa, Gesù mio, che a questo Santuario vengano persone dal mondo intero, non solo con il desiderio di guarire nel corpo dalle malattie più dolorose e strane, ma per curare la propria anima…e fa, Gesù mio, che tutti vedano in Te non un giudice severo ma un Padre pieno di amore e di misericordia che non tiene in conto le debolezze dei suoi figli, le dimentica e le perdona”.
Nata in Spagna, a 21 anni ascolta a pieno la sua vocazione ed entra nella Congregazione delle “Figlie del Calvario” a Villena, nel 1930 fondò a Madrid quella che sarebbe diventata la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. L’arrivo in Italia e il suo stabilirsi, negli anni ’50, a Collevalenza, dove tutto ha avuto inizio.
Non in ultimo, fu proprio in questo Santuario che anche Papa Giovanni Paolo II si recò il 22 novembre del 1981 nella sua prima uscita pubblica dopo l’attentato subito a maggio. Nel santuario da lei voluto, Madre Speranza ha vissuto fino al giorno della sua morte, avvenuta l’8 febbraio 1983. Il suo corpo, come aveva desiderato, riposa nella cripta del santuario stesso.
Il suo processo di beatificazione, iniziato nel 1988, ha visto la sua conclusione il 31 maggio 2014 quando è stata proclamata Beata.
Oggi, il Santuario di Collevalenza è scoperto da tantissimi pellegrini che qui si recano per pregare e non solo. Proprio per questo, le celebrazioni liturgiche hanno un calendario giornaliero davvero molto fitto:
Il Santo Rosario, invece, è recitato ogni giorno alle ore 18.00, mentre l’Adorazione Eucaristica è il giovedì alle ore 17:30 e la domenica alle ore 17:00. Le Confessioni, invece, vedono anche queste degli orari cadenzati:
Per quel che riguarda, invece, la Liturgia delle Acque, gli orari sono i seguenti:
È possibile, dall’altro lato, anche visitare i luoghi di Madre Speranza:
Come raggiungere il Santuario di Collevalenza? Dall’autostrada A1, arrivati a Viterbo prendere l’uscita per la E45 ed entrare, poi, sulla SS675. Da qui, poi, seguire le indicazioni per entrare sulla SS3bis e seguire il tragitto per Collevalenza.
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