Questo luogo sacro, la cui costruzione fu voluta proprio da Maria Santissima, è stato fatto costruire dal Santo dei giovani.
Il Santuario di Maria Ausiliatrice è una basilica situata a Torino, ultimata il 27 aprile dall’ingegnere Antonio Spezia 1865. A volerne fortemente la costruzione fu San Giovanni Bosco (1815-1888), così devoto Maria come Aiuto dei Cristiani.
Il Santuario è inserito in un comprensorio chiamato “Valdocco” o “comprensorio salesiano”, da cui hanno origine varie attività dei salesiani, per lo più dedicate ai giovani.
Quella “terra santa”
Tale complesso è chiamato “la terra santa” salesiana, dal fatto che Don Bosco diede vita proprio lì al suo primo Oratorio, vi fondò i Salesiani visse a Valdocco fino alla sua morte. La consacrazione del Santuario avvenne il 9 giugno 1868.
L’edificio, ha una facciata in stile neo-rinascimentale, con un timpano retto da quattro colonne, dove sono poste le statue dei martiri Solutore, Avventore e Ottavio. A lato, vi sono invece le statue di San Massimo e San Francesco di Sales.
Sull’architrave è posta la scritta: “Maria auxilium christianorum ora pro nobis”, Maria aiuto dei cristiani prega per noi; più in basso un rosone e sotto la statua in marmo di Gesù in mezzo a dei bambini.
Fra le colonne si trovano due altorilievi che raffigurano San Pio V che proclama la vittoria di Lepanto e Pio VII che incorona Maria. La cupola è impreziosita da una statua dorata della Madonna, e di fronte alla chiesa è collocato un monumento a don Bosco.
Il quadro di Maria Ausiliatrice
Sopra il tabernacolo si trova un grande dipinto che rappresenta Maria Ausiliatrice, voluto da San Giovanni Bosco, ad opera di Tommaso Lorenzone.
Tra i quattro altari laterali, uno è dedicato a Domenico Savio, il santo giovane allievo di Don Bosco.
Dalla navata centrale una scala porta alla cripta, la “Cappella delle Reliquie”, dove è custodita la reliquia del legno della Santa Croce; proprio in questo luogo si fa risalire il punto preciso che la Madonna avrebbe indicato per far costruire la Basilica.
Da QUI è possibile ammirare un tour virtuale a 360° del Santuario.
Elisa Pallotta