Nella giornata del Rosario dalla Grotta di Lourdes dei giardini vaticani, anche il Santuario di Fatima si è unito alla preghiera di Papa Francesco.
In collegamento con il Pontefice infatti si sono visti durante la diretta numerosi luoghi di preghiera da tutto il mondo, molti dei quali dall’America Latina, a cui Francesco ha voluto rivolgere un saluto particolare. Ma tutti i santuari erano lì in preghiera con il Papa, a chiedere alla Vergine di stendere la Sua mano per liberare l’umanità dalla pandemia.
La felice coincidenza e la gioia per la riapertura di Fatima
Nello stesso giorno, il Santuario di Fatima ha finalmente riaperto ai fedeli, ed è proprio a partire da questo sabato che i primi pellegrini hanno cominciato ad essere nuovamente accolti nella struttura della città portoghese.
Ai microfoni dei media vaticani il Rettore del Santuario ha voluto così esprimere la sua gioia per questa giornata particolare. “C’è una grande emozione nel recitare, insieme al Papa, il Santo Rosario” ha detto padre Carlos Manuel Pedrosa Cabecinhas. Il Santuario di Fatima è molto unito al Santo Padre, fa parte del messaggio specifico del Santuario, ha spiegato.
Le parole del Rettore del Santuario di Fatima
“E’ il segno della cattolicità della Chiesa, dell’unità. Ma rappresenta anche un aspetto fondamentale della nostra fede: la preghiera ha una forza incredibile, una forza che non si può sostituire con nessun altro mezzo”.
In questa giornata tutta la Chiesa si è unita stringendosi attorno a Maria per chiedere la Sua intercessione. “La Vergine, per tutti i credenti, è colei che ci sta accanto nei momenti gioiosi ma anche nelle difficoltà”, spiega padre Cabecihnas. “E’ interessante notare che i cristiani, quando affrontano delle criticità, subito si rivolgono a Maria, chiedendo il suo aiuto materno. Quando Papa Francesco, nel 2017, venne a Fatima ribadì un concetto bellissimo: in Maria abbiamo una madre!”.
Maria non abbandona mai i cristiani nei momenti difficili
Per tutti i credenti Maria sta accanto a noi nei momenti dolorosi e nelle difficoltà, chiedendo il Suo aiuto materno. San Bernardo diceva che i credenti si rivolgono a Maria perché Lei sempre ascolta le loro preghiere. In questi momenti ci si affida a Maria consapevoli che Lei è sempre presente nelle nostre suppliche.
“Quando il Papa è andato a Fatima ha ripetuto con forza la frase: abbiamo una madre“, ha ricordato il religioso. “Maria sempre ci ascolta e fa che la nostra preghiera, anche in mezzo alla pandemia del coronavirus, sarà accanto a noi per aiutarci”.
Medici e infermieri veri eroi di questa pandemia
Nell’evento del Rosario c’è stato poi un grande coinvolgimento delle famiglie, che hanno recitato le decine del Rosario, insieme ai rappresentanti delle varie categorie maggiormente coinvolte contro la pandemia. Medici, infermieri, operatori sanitari, sacerdoti, “i veri eroi di questa pandemia, che hanno fatto esperienza del servizio e del dolore, stando attenti ai più bisognosi”, ha detto il Rettore.
“I veri eroi di questo tempo non sono quelli che vediamo nei film o nelle tv ma quelli che hanno saputo essere presenza di Dio accanto ai più bisognosi”.
Le famiglie chiesa domestica, prima esperienza dell’essere Chiesa
Lo stesso è accaduto nelle famiglie. “Le famiglie sono importanti perché sono scuole di preghiera, sono i luoghi dove impariamo a pregare. Io ho imparato a pregare in famiglia, e a pregare il Rosario. Sono chiese domestiche, come ha detto il Concilio Vaticano II. E lo sono state ancora di più con il coronavirus”, spiega il sacerdote.
Le famiglie sono state cioè il vero argine al coronavirus riscoprendosi piccole chiese domestiche. “In famiglia possiamo pregare anche quando le chiese sono chiuse. Bisogna sottolineare l’importanza della famiglia anche attraverso questa dimensione particolare. Lì c’è la prima esperienza di ciò che significa essere Chiesa”.
Giovanni Bernardi
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