Una riapertura che, forse, avverrà per gradi anche per Santuari e Chiese. Parla il rettore del Santuario di Lourdes.
In un’intervista, il Rettore del Santuario di Lourdes spera in una riapertura a breve: “Noi continuiamo a pregare sempre, specie per gli ammalati”.
Lourdes: pregare anche con la chiusura forzata
Pregare ed aspettare nella riapertura di chiese e Santuari, questo è quello che al momento ognuno di noi può fare. Non solo in Italia, ma anche in Francia. Il Santuario di Lourdes, chiuso dal 17 marzo, sembra spettrale, specie quando lo ricordiamo ricco di pellegrini e fedeli che si recano alla grotta per pregare la Vergine Maria ed ottenere grazie.
In un’intervista a Vatican News, il Rettore del Santuario, Padre Dumas, racconta che, nonostante la chiusura forzata, non si sono di certo fermate le preghiere, in particolare per gli ammalati: “Cercammo di riorganizzare la vita al Santuario per garantire la sicurezza dei pellegrini.
All’inizio consetimmo l’accesso in a cinquemila persone, poi a mille quindi solo a cento alla volta. Ma dal 17 marzo siamo stati costretti a chiudere anche noi, come tutte le chiese di Francia” – ha spiegato.
“Oggi, arrivano ogni giorno, più di 2000 intenzioni di preghiera”
Tutti continuano a chiedere preghiere, a invocare la Vergine, anche da lontano. Chi vive al Santuario, come spiega il Rettore, continua a pregare per tutti: “Dal 17 marzo c’è sempre la preghiera continua davanti alla grotta, dalle 7 del mattino alle 20.30. Momenti di preghiera, celebrazioni eucaristiche, recite del Rosario. La nostra missione è pregare, per tutti. Dal mondo intero ci giungono, ogni giorno, più di 2000 intenzioni di preghiera”.
Lourdes: “Vi spieghiamo il pellegrinaggio spirituale”
Ma ciò che rende la situazione di quarantena e chiusura forzata ancora più triste è che, dal 4 aprile, sarebbe dovuto iniziare il periodo dei pellegrinaggi: “Poiché nessuno può venire, abbiamo pensato di offrire un pellegrinaggio spirituale: ogni settimana invitiamo i gruppi che sarebbero dovuti venire, e chiediamo loro di inviarci le intenzioni di preghiera e di partecipare alla Messa e al Rosario” – ha concluso Padre Dumas.
Un momento di fraterna preghiera, anche da lontano. Perché Maria non ci lascia mai soli, specie nei momenti difficili come questi.
Preghiamo anche noi con i sacerdoti del Santuario di Lourdes: preghiamo specialmente per tutti gli ammalati, perché sentano accanto a loro la presenza guaritrice di Maria.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: lastampa.it
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