Il Santuario della Madonna di Clusone venne costruito dopo il miracolo che avvenne davanti a tutti in risposta allo sconsiderato atto d’ira di un peccatore.
La basilica di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista a Clusone, sorta sulle rovine di un antico tempio romano dedicato alla dea Diana, venne scelto per ospitare l’ecclesia della Pieve a cui tutta l’alta valle faceva riferimento fin dall’ottavo secolo. Si trova nel centro dell’abitato di Clusone, capoluogo della Comunità montana della Valle Seriana, nella provincia di Bergamo in Lombardia, da cui dista 35 chilometri.
La costruzione originaria della chiesa
La struttura della chiesa primitiva, edificata nel nono secolo e riedificata nel tredicesimo, non si conosce, ma di certo negli atti della visita pastorale di san Carlo Borromeo del 25 novembre 1575 viene descritta a una sola navata, con soffitto in legno consunto, sostenuto da tre archi a sesto acuto, della lunghezza di 30 metri, dotata di tre porte meridionali e una principale ad occidente.
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A sud-est vi era il campanile e vi erano tredici altari oltre il maggiore completo della statua lignea della Vergine Assunta. L’arciprete Alessandro Ghirardelli avviò nel 1659 la costruzione di una nuova chiesa, visto che quella antica era rovinata e impossibile da ristrutturare, e la nuova venne costruita su disegno di Giovan Battista Quadrio, figlio di Gerolamo, architetto della Fabbrica del Duomo di Milano.
La consacrazione della chiesa e le opere all’interno
La costruzione avvenne tra il 1688 e il 1698 per ordine dell’arciprete Ventura Carrara di Bergamo. Il progetto subì alcune modifiche nel 1688 da Gian Maria Terzini e Francesco Cifrondi, mentre solamente nel 1887 venne realizzata la nuova pavimentazione in marmo nero. La chiesa fu consacrata il 6 luglio 1711 dal cardinal Pietro Priuli, vescovo di Bergamo con il titolo di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, e fu infine elevata al rango di Basilica Minore da Papa Giovanni XXIII il 28 luglio 1961
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Il 30 luglio 2010 il vecchio portale in legno venne sostituito con uno in bronzo realizzato con una tecnica di un’unica colata, opera di Mario Toffetti. In questo vengono rappresentati alcuni episodi della vita di san Giovanni Battista: la predicazione del santo, la profetizzazione dell’arrivo dell’Agnello di Dio, la visita di Maria Vergine a santa Elisabetta, la vocazione del Battista, il battesimo di Gesù, l’arresto, la decapitazione.
Giovanni Bernardi