Il Santuario della Madonna del Monte nacque nel luogo montuoso scelto da Maria, nonostante i numerosi tentativi a vuoto dei pastori di portarla in città.
Il Santuario si trova in una posizione molto affascinante, immerso nel verde, e risale al sedicesimo secolo. Nonostante ciò, pare ci siano testimonianza di visite in questo luogo già in epoche molto antiche. Il suo stile spoglio all’interno permette di godere di un’alta spiritualità fatta di silenzio, frescura e penombra, il tutto in un’atmosfera molto suggestiva adatta al raccoglimento.
L’immagine della Madonna Assunta al cielo presente all’interno dell’edificio, e dipinta su di un blocco di granito, risale all’incirca, si pensa, al diciottesimo secolo. In quell’epoca, l’immagine si trovava all’interno della piccola edicola posta di fronte alla fontana e solo in un momento successivo ricondotta all’interno della chiesa.
Nel 1995, mentre si stavano eseguendo i lavori di restauro, giusto dietro l’altare maggiore sono stati ritrovati alcuni affreschi risalenti al cinquecento e attribuiti al Sodoma. Antistante la facciata si trova l’esedra da cui sgorga in maniera perenne l’acqua purissima del Capanne. Questa risale al 1690, come anche il romitorio attiguo alla chiesa , databile all’incirca al diciassettesimo secolo.
San Paolo della Croce dimorò in questo luogo nel 1735, mentre invece nell’estate del 1814 fu utilizzato da Napoleone Bonaparte, che scelse il luogo giusto vicino al romitorio, sul Masso dell’Aquila, per utilizzarlo come postazione telegrafica del governo francese nei primi tempi del dominio sull’Isola d’Elba.
Il Santuario della Madonna del Monte, che si trovava situato esattamente sopra il mare da Capo Corso a Piombino e a Livorno, rivestiva così un’eccellente posizione strategica. In questo luogo Bonaparte accolse anche la sua amante polacca Maria Walewska.
Ogni anno, il 15 agosto, la Madonna del Monte viene festeggiata dagli gli abitanti dell’isola, che si recano al Santuario per renderle grazie e invocare il suo aiuto e la sua benedizione contro ogni male. Il Santuario si trova alle pendici del monte Giove, a 627 metri di quota, in un ambiente di grande fascino anche se talvolta oggetto di incendi.
Per raggiungerlo bisogna percorrere un sentiero in salita, largo e lastricato, costeggiato da delle piccole cappelline indicanti le stazioni della via Crucis. Il Santuario si trova inoltre al crocevia di diversi sentieri molto frequentati della zona montuosa.
All’interno la pianta è a un’unica navata, e la struttura della chiesa è divisa in tre parti. Il coro, la navata e il presbiterio, tutte costruite in periodi differenti. Una volta entrati, ci si troverà davanti a due piedistalli delle colonne, con epigrafi in latino. Uno dei due ha su inscritto: “Se pio e umile ti avvicinerai, i cieli per te stilleranno dolcezza”.
L’altro: “Corri frettoloso al sacro altare ed invoca la grande potenza della Madre di Dio. Essa dal sommo dei cieli, a te misero porgendo il suo aiuto, otterrà generoso perdono delle tue colpe”.
Sopra l’altare, murato nella parete, l’affresco della Madonna assunta in cielo, su un sasso di granito e su una base preparata a calce. L’opera nacque per volere divino e fu trovata da alcuni pastori che lo portarono in paese per custodirlo. La Madonna però prediligeva le pendici del monte Giove, e regolarmente la pietra ritornava, in maniera miracolosa, al suo posto. Fino al punto in cui i marcianesi, stremati dalle continue risalite, decisero di costruire in quel luogo montuoso il Santuario.
Giovanni Bernardi
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