Il Santuario della Madonna della Fontana di Casalmaggiore è legato ai numerosi prodigi avvenuti nella fontana miracolosa, che scacciò la peste nel 1463.
Il santuario si trova presso le rive del Po, nella cittadina di Casalmaggiore, borgo caratteristico del cremonese. Oggi rappresenta ancora dopo secoli un’importante centro di spiritualità e di devozione alla Madonna, in cui i fedeli si recano in pellegrinaggio per domandare grazie e benedizioni, bagnandosi il volto e le mani con l’acqua della fonte miracolosa.
Il Santuario della Madonna della Fontana sulle rive del Po
Già prima dell’anno mille lì a fianco si trovava un pozzo in cui i viandanti si dissetavano, e nello stesso luogo fu inizialmente costruita già in quell’epoca una piccola cappella dedicata a Maria. La fonte fu così ribattezzata “Pozzo di Santa Maria“.
In quel luogo ogni giorno, per secoli, i passanti si fermavano per dissetarsi e per chiedere a Maria protezione per il loro viaggio. Il Santuario che è presente oggi venne costruito nel 1463. In questo modo la Madonna entrò in maniera profonda nella vita cittadine e nelle singole esistenze degli abitanti del luogo.
Le pestilenze che interessarono la zona e i miracoli della Vergine
Spesso in questa zona si verificarono, nella storia, violente pestilenze ed epidemia. Ogni volta la popolazione ne usciva decimata. Senza contare alle numerose alluvioni a cui facevano seguito periodi di siccità e di carestia, oppure di attacchi da parte di soldati stranieri. I popoli di mezza Europa infatti cercavano di dominare con la violenza queste terre.
Ogni qualvolta accadeva uno di questi eventi, nel territorio restavano sofferenze, miserie, privazioni. Ogni volta però gli abitanti di Casalmaggiore riuscivano a rialzare la teste, arginando il Po, bonificando il terreno, rendendo fruttuose le varie coltivazioni. Tutto ciò era possibile, in primo luogo, grazie alla loro fede mai doma nella Madonna.
Il voto che diede origine al Santuario della Madonna della Fontana
Inizialmente la chiesa venne affidata ai servi di Maria, che comperarono in seguito il terreno da signor Battista Vailari per la costruzione del convento. Nella facciata esteriore è ancora presente il voto che la popolazione fece alla Madonna per essere preservati dalla peste e altre calamità.
Vi è scritto: “Vergini Matri templum olim vovit Casimaius at pestilentia liberatum est anno MCDXCVII”. La precedente cappella, il cui ampliamento venne eseguito per la prima volta nel 1320, corrisponde alla cripta sottostante l’altare, e abbraccia anche i due altari, di San Francesco e Sant’Antonio, da cui si scende per arrivare nella Cappella, in cui ci si può recare per la preghiera e per i bagni.
L’acqua miracolosa presente nella cappelletta
Ancora oggi infatti la cappelletta è oggetto di grande venerazione per la sua acqua miracolosa. All’interno, ci sono opere artistiche di particolare interesse, come l’affresco attribuito a Filippo Mazzola, padre del più famoso Francesco detto il Parmigianino, che si trova nell’atrio della chiesa.
Lo stesso Parmigianino fece proprio in questo Santuario qui due delle sue più belle opere. Queste però furono trasportate altrove.
Giovanni Bernardi