Il santuario della Madonna di Montalto, a Messina, fu edificato sul monte della Caperrina nel 1286.
La nascita del santuario è legata all’apparizione della Madonna che difese i messinesi assediati dall’assedio dei Francesi, durante la guerra del Vespro.
Nel momento in cui venne edificato, erano passati quattro anni dalle ribellioni dei Vespri Siciliani e dalla fine del breve regno di Pietro I di Sicilia. Fu il volo di una colomba ad individuare il luogo in cui sarebbe stato costruito voluto da Maria durante un’apparizione.
L’edificazione del santuario
Di fronte a quella colomba, infatti, si trovavano tutte le più alte cariche istituzionali di Messina. Fu la regina Costanza II di Sicilia a posare la prima pietra, e il figlio Re Federico III di Sicilia lo dotò di rendite e privilegi. Fu consacrato solennemente nel 1389 dall’arcivescovo di Messina, monsignor Maffiolo Lampugnani.
Bisogna aspettare un secolo per il momento in cui le religiose del monastero di Santa Maria di Gesù, detto “Santa Maria di Monte Carmelo”, nel 1483 si trasferirono in questo luogo, superando diversi ostacoli e dopo l’autorizzazione di Papa Urbano VI.
Lo stupendo mare di Messina
Il santuario si trova sul colle della Caperrina, e si tratta del primo edificio di culto ricostruito dopo il terremoto del 1908, che lo ridusse in macerie. Nel 1866 il santuario fu anche soppresso con l’emanazione delle leggi eversive.
L’edificio si rivolge verso il mare e venne ricostruito nel 1930, quando furono realizzati i due campanili a cuspide che affiancano la facciata. Dalla piazza davanti alla chiesa si può godere del panorama sullo stretto di Messina.
La storica visita di Giovanni Paolo II
Anche Giovanni Paolo II lodò questa incantevole vista quando fece visita alla città nel lontano 1988. Oggi quello storico momento viene ricordato con la sua statua a grandezza naturale posta sulla veranda belvedere. In quell’effige il pontefice polacco ammira la venuta meravigliosa del mare di Messina.
La struttura del santuario
Oggi l’architettura è un misto di romanico e gotico., e all’interno vi sono numerose opere degne di nota. Tra cui la tavola lignea del 1300, le cinque tavole di autori messinesi che raccontano la storia del Santuario, l’altare maggiore in marmo della Madonna, la Manta d’argento sull’immagine della Madonna, il crocifisso ligneo del quindicesimo secolo e le due due acquasantiere in marmo della fine del ‘700.
Ancora oggi il culto nel santuario è particolarmente praticato dai messinesi, che ogni giorno rivolgono alla Madonna grandi invocazioni e richieste di aiuto e affermazioni di gratitudine.
La fede dei messinesi
Lo spazio del santuario è vissuto dai messinesi come fortemente sacro, e l’immagine miracolosa di Maria accompagna i messinesi e la vita di tutta la città. Qui i messinesi riconoscono una potenza superiore, in cui Maria si fa presente per i suoi figli.
Il Santuario venne affidato alle cure dei figli di Sant’Alfonso Maria dei Liguori, i Padri Redentoristi, nel 1946. La chiesa parrocchiale venne eretto canonicamente nel 1965.
Nel ’68 il santuario venne riconsacrato da monsignor Francesco Fasola che dopo la ricostruzione del 1928 era stato soltanto benedetto. Dal 2003 la custodia del Santuario è di nuovo tornata alla Diocesi di Messina, per essere affidata ad un sacerdote diocesano.
Giovanni Bernardi