Il Santuario della Madonna di Treviglio, dedicato alla Madonna delle Lacrime, fu il frutto della generosità della popolazione per l’intervento straordinario di Maria.
Dopo i fatto accaduti il 28 febbraio 1522 la popolazione locale si sente infatti in dovere di ringraziare la Vergine con un’opera che rendesse merito al suo intervento prodigioso. In quella data, infatti, la Madonna salvò grazie alle sue lacrime la città da una probabile distruzione che sarebbe stata operata di lì a poco dalle truppe francesi.
Quegli eventi, accaduti nella chiesetta del convento delle agostiniane, portarono alla deposizione delle armi da parte dell’esercito francese e alla commozione del maresciallo Lautrec che guidava l’esercito, che si inchinò di fronte a tale evento prodigioso. Il maresciallo era infatti molto devoto alla Madonna e dopo quel fatto che vide con i suoi occhi promise alla città che l’avrebbe certamente risparmiata.
I suoi soldati lo imitarono all’istante, e in poco tempo se ne andarono lasciando la popolazione alla pace della quotidianità ordinaria. Il 25 marzo 1594 venne posta la prima pietra del Santuario, e nei secoli seguenti è sempre stato ampliato e arricchito progressivamente di stili diversi, da allora fino ai giorni nostri.
La delicata delicata fase di taglio del muro per traslare nel nuovo santuario l’immagine miracolosa della Madonna iniziò il 27 maggio 1619, guidata dall’architetto caravaggino Fabio Mangone e i trevigliesi Bartolomeo Boldone e i fratelli Barizaldi. L’opera verrà completata con il collocamento avvenuto sabato 15 giugno. Il cardinale Federico Borromeo, arrivato in città il 14 giugno, celebrerà la messa nel santuario il giornos eguente, aprendo così al culto.
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L’altare, ad ornamento della venerata immagine, venne fatto costruire nel 1668, mentre per il campanile bisognerà aspettare il 1835. La sala ex voto infine venne costituita solamente nel 1981, per essere poi adibita a cappella dell’adorazione su progetto del pittore Paolo Furia che ne eseguì anche la variopinta vetrata.
Nel Santuario sono ancora oggi custoditi a spada e l’elmo del generale Odet de Foix, visconte di Lautrec. Questi vengono ancora oggi esposti durante la settimana del Miracolo. Oltre a questi, nel santuario si trovano tele del Molinari, dei fratelli Galliari, del Cresseri, dei Montalti e di Bernardino Butinone.
Giovanni Bernardi
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