Il Santuario di Fontanellato è per molti il luogo mariano più caro ai parmigiani, oltre che meta di numerosi pellegrinaggi.
Qui i fedeli di ogni parte dell’Emilia Romagna, dell’Italia e non solo, si recano ogni giorno per ringraziare, affidare le proprie vite e per chiedere grazie e benedizioni alla Beata Vergine del Rosario di Fontanellato.
La storia del santuario della Beata Vergine di Fontanellato risale al lontano 1512. Nel giorno in cui vedova di Giacomo Antonio Sanvitale Veronica da Correggio decise di fondare nel paesino del parmense un convento da affidare ai padri domenicani.
All’interno di questo convento, la Cappella venne costruita proprio sopra il trecentesco oratorio di San Giuseppe. Ma dopo quegli anni, la cittadina e tutta la zona del ducato subirono diverse guerre. Che portarono alla distruzione del convento e a diverse ricostruzioni.
Arrivati all’anno 1615 i padri domenicani di Fontanellato commissionarono a un artista parmense la statua che inizialmente andava collocata sopra l’altare della cappella. Ma che poi venne riconosciuta come miracolosa. In particolare dopo la prima grazia a beneficio di un certo Gian Pietro Ugolotti di Borgo San Donnino, a cui ne sono seguite molte altre.
La chiesa più ampia, richiesta per contenere l’afflusso di devoti che cresceva in continuazione, fu cominciata a costruire nel 1641. Per arrivare all’incoronazione del 18 agosto 1660. Il nuovo convento fu costruito nel 1672, e la facciata venne completata infine nel 1680.
Papa Pio X elevò la chiesa al rango di basilica minore nell’agosto del 1903. La nuova nuova monumentale facciata in stile neobarocco sostituì l’altra più antica negli anni che vanno dal 1913 al 1920. Nel 1925 si inaugurò il nuovo orfanotrofio, affiancato alla chiesa. Si decise però di chiuderlo nel 1982. In quell’anno si pose davanti alla chiesa la statua bronzea del beato cardinal Andrea Ferrari.
All’interno del santuario inoltre, posti all’interno della galleria delle grazie ricevute, si possono ammirare i numerosi ex voto. Offerti dai fedeli fin dal diciassettesimo secolo. E ben conservati nel Santuario in cui ancora oggi tanti fedeli si recano per chiedere Grazie e benedizioni alla Vergine. Affinché possa proteggerli e custodirli nella pace e nella serenità.
Giovanni Bernardi
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