Il Santuario della Madonna della Guardia di Genova nacque in seguito al miracolo che vide la guarigione di un uomo a cui era apparsa Maria.
Il santuario si trova sul Monte Figogna, a pochi chilometri da Genova, e fu qui che la Madonna apparve il 29 Agosto 1490 a Benedetto Pareto, contadino di Livellato, in Valpolcevera, dando vita a una intensa devozione popolare. Benedetto riuscì a far costruire una piccola cappella che divenne un centro di culto per tutta la Val Polcevera, sino alla zona di Genova.
La grande devozione che stava nascendo però chiese ben presto un primo ingrandimento della struttura, e una prima chiesa grandissima fu edificata nel 1528-1530, poi demolita a inizio novecento per realizzare l’attuale ospizio. La costruzione fu possibile grazie alle offerte del nobile locale Bartolomeo Ghersi, che fece costruire una nuova chiesa in un pianoro poco distante dal luogo della prima apparizione.
In questo periodo la chiesa venne arricchita di marmi, bassorilievi e statue, di cui alcuni tuttora presenti, come l’altare maggiore della vecchia chiesa che si trova nell’attuale sacrestia. Il figlio di Benedetto Pareto, Pasquale, alla morte del padre si occupò del santuario, tenendone le chiavi e provvedendo alla manutenzione, mentre numerosi storici genovesi riportarono i fatti avvenuti con l’apparizione.
Dopo l’ampliamento della chiesa venne istituita una Masseria, di cui parla appunto la Memoria del 1530, ma tra gli amministratori venne nominato ancora Pasquale, figlio di Benedetto, che continuò a dirigere direttamente l’attività del santuari. La liturgia nel santuario, invece, spettò al parroco di Livellato sino al 1530, e con la nuova chiesa si nominò un cappellano fisso, dipendente dal parroco, un certo Francesco.
In particolare nel santuario venne devotamente celebrato il culto del Rosario, in nome del quale nel 1598 venne istituita la Compagnia dell’Altare del Rosario. Le grazie ottenuto in questo luogo, però, furono numerose. Tra queste, vi è la vicenda di fra Giuseppe Maria Simbelli, converso dei Padri Trinitari di Santa Maria della Mercede, che soffriva di etisia e quando il 26 luglio 1727 si fece portare al santuario avvenne la sua guarigione miracolosa, con decreto del 17 giugno 1728 firmato dal vicario generale arcivescovile.
Al santuario furono poi concesse numerose indulgenze e privilegi, in quanto meta di pellegrinaggi da quasi tutte le parrocchie del circondario. Un importante pellegrinaggio si svolse il 21 luglio 1871, in occasione del Giubileo Pontificale di Pio IX, a cui ne seguirono poi molti altri. Nel 1887, in occasione delle visite dell’arcivescovo di Genova monsignor Salvatore Magnasco, iniziarono i lavori di ristrutturazione del santuario nelle forme attuali.
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La Madonna della Guardia divenne una devozione genovese per iniziativa personale di papa Benedetto XV, a sua volta genovese, che elevò il santuario al titolo di basilica minore e fece costruire nei giardini vaticani un’edicola, dove venne posta la statua mariana regalatagli dai genovesi.
Giovanni Bernardi
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