Santuario Madonna di Leuca: dove avvenne lo sbarco di San Pietro

Il Santuario della Madonna di Leuca è uno dei primi santuari mariani della storia cristiana, la cui devozione praticata all’interno passa per numerosi prodigi. 

Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae
Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae – photo web source

Si tratta di una basilica minore e di un santuario di Castrignano del Capo, situato nella frazione di Santa Maria di Leuca. Il nome dibasilica santuario di Santa Maria de Finibus Terrae deriva dalla posizione geografica, ovvero dal fatto che si trova all’estremità sud orientale della penisola italiana.

Lo sbarco di San Pietro in questo luogo

In questo stesso luogo, dove oggi sorge il santuario, in passato vi era posto un tempio pagano dedicato a Minerva. Ciò è testimoniato anche dal ritrovamento di un’ara, ancora oggi conservata all’interno della chiesa, in cui vi è scritto: “Qui dove sacrifici a Minerva offriansi e doni, l’obol sacro a Maria cristian deponi”.

Secondo la tradizione cristiana, fu qui che sbarcò l’apostolo Pietro, e per ricordare questo evento nel piazzale antistante il santuario, che si affaccia sulla punta estrema pugliese della penisola italiana, si trova la croce pietrina. Dopo la conversione della popolazione locale, il culto praticato nel tempio cambia e viene dedicato al Santissimo Salvatore. In seguito all’editto di Diocleziano e Galerio venne anche perso il quadro della Vergine, opera dell’apostolo san Luca.

Le varie distruzioni e ricostruzioni avvenute nella storia

Nel 343 papa Giulio I consacrò la nuova chiesa dedicata a Santa Maria dell’Angelo, e nella notte del 13 aprile del 365 il culto nei confronti della Vergine Maria cominciò ad aumentare in maniera decisa, per il prodigio che avvenne durante una forte tempesta che colpì i pescatori, che dopo avere invocato l’aiuto della Madonna videro concretizzarsi la sua intercessione nel fermare l’evento calamitoso.

Nei secoli successivi la chiesa venne più volte distrutta o saccheggiata dai Saraceni e dai Turchi, e tuttavia ogni volta venne sempre ricostruita nello stesso luogo e seguendo le mura perimetrali originarie. Accadde nel 1507, nel 1537, nel 1550, nel 1624. In uno di questi eventi disastrosi, durante un incendio, il quadro della Vergine si salvò miracolosamente della fiamme.

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In quell’occasione il vescovo Giovanni Giannelli decise di ricostruire la chiesa con un’architettura simile ad una fortificazione a due piani, facendola così sembrare da lontano una sorta di casa privata, per consacrarla infine nel 1755. Giovanni Paolo II, durante la sua visita nel 1990, la innalzò a basilica minore, mentre un’altra visita papale è avvenuta nel 2008 con Benedetto XVI.

Giovanni Bernardi

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